No, il metano non è adatto alla transizione energetica

Ultimamente, si parla tanto di tematiche ambientali; gli ultimi report, dell’IPCC, hanno evidenziato la necessità di agire, subito, per contenere gli effetti della crisi climatica.

Per raggiungere gli obbietti prefissati, dovremo operare su più fronti; uno degli aspetti principali, riguarda la transizione energetica, verso le cosìddette “fonti rinnovabili“.

Queste ultime, consistono in sistemi di produzione illimitati e ad impatto ambientale pressoché nullo; rientrano, in questa categoria: l’energia eolica, quella fotovoltaica, quella idroelettrica, quella geotermica, quella termodinamica e quella a biomassa.

A breve, probabilmente, verrà introdotto anche un’altro sistema, capace di sfruttare le onde del mare, per raggiungere tale scopo.

Nonostante il nostro territorio sia ricco di risorse, ed esistano vari sistemi per produrre energia “verde”, alcune Regioni – in accordo col governo centrale – hanno deciso di promuovere lo sviluppo di grandi opere, inutili; parliamo del metanodotto, in Sardegna, e del gasdotto, Trans-Adriatico, nel sud Italia.

Questi progetti, purtroppo, non rappresentano un reale modello di transizione; il gas naturale, infatti, contribuisce all’effetto serra e non aiuta a risolvere la crisi climatica; sarebbe opportuno, invece, semplificare alcuni iter burocratici e incentivare lo sviluppo di una grande comunità energetica, “green”.

I ragazzi e le ragazze di Fridays For Future, in accordo con gli esperti del settore, hanno realizzato una serie di linee guida, consultabili sul sito Ritorno al Futuro; queste ultime, danno informazioni utili su come effettuare il processo di transizione.

I decisori politici, volendo, potrebbero consultarle, per effettuare scelte più consapevoli.

Concludo il discorso ribadendo che il gas non può essere un mezzo utile a condurci fuori dall’epoca del carbone; abbiamo le conoscenze scientifiche e le tecnologie, necessarie, per prendere le giuste decisioni e proiettarci verso un futuro sostenibile; quindi, cosa aspettiamo ad utilizzarle?

Vorremmo, ora più che mai, un vero #ritornoalfuturo.