Il nostro viaggio in Italia per riscoprire i valori della politica e della comunità

Giovedì 23 luglio inizieremo un lungo viaggio di 2000 chilometri, da Casa Matteotti a Casa Pertini. Attraverseremo l’Italia che andrà al voto per riscoprire i valori della politica e della comunità. Sarà un viaggio in cui protagonisti saranno i territori che si racconteranno in tutte le loro bellezze, le loro contraddizioni, i loro difetti e le loro virtù.

Sarà un viaggio introspettivo della politica, alla ricerca di se stessa, lontana dai nomi, dalle strategie social, dagli accordi di Palazzo, dai riflettori. Un viaggio che non sarà un tour elettorale, ma un tour politico, in cui la politica si riscopre nel suo senso più alto. Non si parlerà di nomi e tantomeno di alleanze, bensì di visioni, di persone, di comunità. Il tutto legato da un unico filo rosso che esalta il tessuto sociale e che riduce le distanze geografiche, sociali ed ideologiche.

Le tappe del tour

Dimostreremo che la politica può anche non essere solo propaganda, interessi di partito o coalizioni contraddittorie come, purtroppo, ci stiamo abituando a pensare. Vogliamo parlare di diritti, di idee, di progetti, di ambizioni, di futuro, di giovani, di ambiente, di lavoro. Vogliamo sognare un’Italia diversa e una politica migliore che non teme di affrontare battaglie civili perché “divisive”. Parleremo di Ius soli, degli ultimi, degli invisibili, degli indifesi, dei deboli, daremo voce alle ingiustizie e alle disuguaglianze sociali. Parleremo di comunità e di valori.

Ci siamo fissati l’obiettivo di combattere il sovranismo, il populismo, il razzismo, la discriminazione e la violenza. Non possiamo più accettare politiche di odio e di discriminazione istituzionalizzata che, attraverso leggi incostituzionali, alimenta la rabbia sociale. La politica non può e non deve favorire la convivenza tra persone ad uno “Stato di Natura” di matrice Hobbesiana, ma deve favorire un senso di inclusione e di rispetto reciproco. Parleremo dell’importanza della Democrazia, cosa è e cosa non è. Democrazia non è invocare le elezioni ogni tre mesi. E tantomeno è tagliare i rappresentanti del popolo in una sede istituzionale. Democrazia è promulgare leggi che ne rispettino i valori e i diritti civili, politici e di “terza generazione”. Democrazia è il rispetto e la tutela delle minoranze e non la loro discriminazione e precarizzazione.

Siamo stanchi di assistere ad una situazione di degenerazione dei costumi della politica. Siamo stanchi di vedere le minoranze quale bersaglio e capro espiatorio delle malattie croniche di cui questo Paese è affetto. Siamo dei cittadini attivi, un gruppo di persone in cerca di una casa comune in cui riconoscerci, dove possiamo essere chi siamo senza doverci preoccupare di venire attaccati o essere strumentalizzati. Ci facciamo promotori di una sinistra progressista che invoca un intervento pubblico non egemone nel privato, che valorizzi il senso di comunità e che combatta la disuguaglianza sociale.

Siamo un movimento che non vuole mettere un volto davanti agli altri, ma che vuole raccontare i problemi attraverso gli occhi di chi li vive. Portiamo avanti una politica di prossimità, di vicinanza. Una politica che ascolta, che è presente. Una politica che non semplifica la complessità della realtà, ma che cerca di comprenderla senza scadere in Leaderismi tanto eccentrici quanto poco funzionali. Utilizzeremo la Piazza quale mezzo ed il bene comune quale fine.

Qui il link per sostenere il tour della sardine