Novità per fisco, lavoro, imprese ed enti locali. Con il decreto di agosto, a cui sta lavorando il Governo grazie ad un nuovo scostamento di bilancio che assorbirà circa 13 dei 25 miliardi di nuovo deficit, sono al vaglio diverse misure per far ripartire l’economia e dare sostegno ai settori più in difficoltà.
Un provvedimento su cui il Governo sta lavorando da qualche settimana e che presumibilmente verrà approvato entro la metà di agosto, a sostegno del sistema produttivo e del reddito dei cittadini, per supportare la ripresa e intervenire dove necessario per preservare l’occupazione.
Ma come verranno distribuiti i fondi? Circa 4 miliardi saranno utilizzati per la rateizzazione pluriennale dei pagamenti fiscali e contributivi per ora rinviati al 16 settembre. Altri 6-7 miliardi per la proroga, con criteri selettivi, della cassa integrazione fino alla fine dell’anno. Circa 1,5 miliardi per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, 1,3 mld per la scuola, circa 5 miliardi per Regioni, Comuni e Province, 1-2 miliardi per sostegni ai settori dell’auto e del turismo.
Tra le altre cose il pacchetto potrebbe contenere anche la proroga del bonus da 600 euro per gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo. Inoltre l’esecutivo ha già promesso a Comuni e Regioni un ulteriore ristoro dei mancati incassi di questi mesi: ai governatori dovrebbero andare 2,8 miliardi cui si aggiungerebbero circa 3,5 miliardi per i sindaci, con le casse vuote anche per l’assenza di turisti e, di conseguenza, per il sostanziale azzeramento della tassa di soggiorno.
Obiettivo del decreto agosto è come dicevamo anche quello di una nuova proroga per la sospensione di pignoramenti e cartelle esattoriali. La nuova scadenze, quindi, sarebbe fissata al 31 ottobre. Si va quindi verso un ulteriore blocco di tutte le pratiche di riscossione coattiva, come appunto i pignoramenti, ma anche le ipoteche e le ganasce fiscali: “Abbiamo l’obiettivo di aiutare i contribuenti in una fase economica difficile, permettendo a chi doveva versare a settembre le imposte di marzo, aprile e maggio che sono state sospese di avere molto più tempo per farlo, la metà entro il 2020 l’altra metà nei due anni successivi. Stiamo anche valutando l’ulteriore misura del rinvio fino a novembre dell’emissione delle cartelle esattoriali” ha detto il viceministro all’Economia Antonio Misiani a Rainews24 aggiungendo un ulteriore tassello al piano che il governo sta vagliando.
Un sostanzioso anticipo di risorse per gli investimenti, per dare “una nuova iniezione di liquidità” agli enti locali, come spiega la viceministra all’Economia Laura Castelli, sfruttando al contempo la finestra di un anno di deroghe per cantieri e appalti introdotte con il decreto Semplificazioni.
In tutto si dovrebbero mobilitare circa 5,5 miliardi, tra il rifinanziamento del cosiddetto ‘fondo Fraccaro’ per le piccole opere dei Comuni – dall’efficienza energetica degli edifici all’illuminazione green – e la messa a disposizione dal 2021 di risorse già a bilancio ma utilizzabili solo a partire dal 2030, come i circa 2,6 miliardi del Fondo per la sicurezza di edifici e territorio. O ancora, dovrebbero essere rimpinguati i fondi per le Province sia per gli interventi sulle scuole sia (con 600 milioni) per la manutenzione di ponti, strade e viadotti.
La parte più cospicua dei 25 miliardi, invece, come ha confermato la ministra Nunzia Catalfo, andrà al pacchetto lavoro: i soldi serviranno per il rinnovo della cig Covid per altre 18 settimane, da chiedere “anche in continuità dal 15 luglio”. Ma “è possibile ipotizzare anche il prolungamento” del bonus dei 600 euro per alcune categorie più colpite dalla crisi, come gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo”.
Per i neoassunti il governo dovrebbe proporre uno sgravio di 6 mesi al 100%, senza vincoli di età come gli attuali incentivi per gli under 35, mentre una decontribuzione piena, ma per 3-4 mesi, dovrebbe esserci anche per chi riporta in ufficio o in fabbrica dipendenti in cig.
Nel pacchetto di misure che entreranno nel decreto legge di agosto ci saranno anche sostegni ad hoc per i settori più colpiti dalla crisi e un rifinanziamento tra 800 milioni e un miliardo di euro del Fondo centrale di garanzia, quello che concede i prestiti fino a 30mila euro alle piccole e medie imprese con garanzia al 100% dello Stato.
Per il turismo potrebbe arrivare l’estensione del superbonus al 110% per ristrutturare alberghi e altre strutture ricettive e forse una sospensione del prossimo pagamento Imu. Sono inoltre allo studio nuovi interventi per agenzie di viaggio, per il settore del teatro, degli spettacoli e degli eventi culturali. Infine, ci saranno misure a sostegno della ristorazione, della filiera agroalimentare e dell’automotive.
Il Parlamento voterà mercoledì prossimo l’autorizzazione al nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi di euro. Una votazione che al Senato, da regolamento, richiede la maggioranza assoluta.