Se lo smartworking è anche amico dell’ambiente

L’emergenza Covid-19 ha costretto molte imprese ed enti pubblici ad attuare in modo massiccio ed imprevisto modalità di lavoro a distanza. Un caso interessante è quello costituito dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA), costituito da Ispra e da 21 agenzie ambientali in ciascuna regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano.

Il Sistema ha realizzato un sondaggio interno a cui, sui 10.480 dipendenti (all’1.1.2020) di tutte le Agenzie ambientali regionali e provinciali e Ispra, hanno risposto in 3.907. Un campione sufficientemente ampio per consentire di approfondire la conoscenza sulle abitudini di mobilità del personale e di stimare il contenimento delle emissioni di anidride carbonica (principale climalterante) nei mesi di marzo, aprile e maggio.

I risultati dell’indagine hanno indicato che solo il 4% del personale che ha risposto al questionario si è sempre recato sul luogo di lavoro, mentre il 13% lo ha fatto per meno di 10 giorni e il 63% ha lavorato da casa per più di 30 giornate lavorative, nel periodo 1 marzo – 31 maggio 2020. Limitandoci, quindi, alla stima delle emissioni risparmiate possiamo partire dalle abitudini dei dipendenti del Snpa: il 39% percorre meno di 12 Km (andata/ritorno) per viaggio e circa un quinto (21%) fa oltre 48 Km. Il mezzo preferito normalmente dai dipendenti Snpa per raggiungere le 226 sedi di lavoro è l’auto (79%), seguito dai mezzi pubblici. Uno spaccato che sostanzialmente non differisce molto dalle modalità di mobilità per i tragitti casa-lavoro della popolazione italiana.

L’indagine condotta ha consentito di stimare agli autori del lavoro un risparmio complessivo di 1884 t di CO2 nel periodo marzo-maggio. È tanto o poco? La CO2 risparmiata dai dipendenti Snpa nel periodo di lockdown è la stessa che avrebbero risparmiato 269 dipendenti se avessero deciso di vivere completamente a emissioni zero. Oppure, se tutti i 10.480 dipendenti del Snpa avessero piantato 18 alberi a testa, o mangiato 31400 Kg di carne in meno, o ancora percorso 16 milioni di Km in meno con la propria auto. I modi per mitigare le emissioni di CO2 sono molteplici, e certamente quello del lavoro a distanza merita la giusta considerazione insieme al generale cambiamento delle abitudini legate al modo con cui i dipendenti del Snpa si recano a lavoro.


Marco Talluri – Dirigente settore Comunicazione, informazione e documentazione ARPAT