Nessuno dovrebbe mai speculare sulle tragedie. Un minimo senso di civiltà dovrebbe impedire a chiunque di farlo.
E invece in queste ore stiamo assistendo proprio a questo scempio. Invece di stringersi tutti attorno alla Francia in questo momento tragico alcuni “politici” italiani provano a incolpare il nostro Governo e il Ministro dell’Interno per quanto successo. Un’accusa strumentale e assurda.
La differenza tra le persone e le forze politiche si vede subito. E si è vista anche quando è stata fermata la mano omicida di Anis Amri, l’attentatore dei “mercatini di Natale di Berlino” del 2016. In quell’occasione nessuno dei partiti di Centrosinistra si è nemmeno sognato di incolpare la Destra e la Lega, che erano al governo nel 2011 quando il terrorista Amri arrivò in Italia, o Roberto Maroni che in quel momento era Ministro dell’Interno.
Nessuno l’ha fatto allora perché è chiaro che di fronte a fatti così imprevedibili non ci possono essere responsabilità, né collettive né individuali. Ma si vede che, come sempre, per la Destra italica vale la regola dei due pesi e due misure.
È triste dover prendere atto che la tentazione della polemica politica a ogni costo e della richiesta di dimissioni a prescindere sia più forte di tutto. Della pietà umana verso le vittime così come della evidente verità.
Articolo pubblicato sulla pagina Facebook del viceministro dell’interno