In Italia ci apprestiamo a chiudere definitivamente la pagina del nucleare

Con la ripartizione dei fondi del 2018 e del 2019 il Governo ha colmato un ritardo in un campo delicatissimo come quello delle compensazioni ai Comuni che ospitavano centrali nucleari e hanno tutt’ora sul loro territorio depositi temporanei di materiali radioattivi.
Un decreto approvato in sede Cipe e predisposto dal Ministero dell’Ambiente dopo un complesso lavoro per il quale ringrazio gli uffici del Gabinetto e delle direzioni competenti.
Abbiamo lavorato per sbloccare le risorse e, grazie al dialogo avviato con i territori, confido anche che si siano poste le basi per comporre controversie e contenziosi sorti in tema di compensazioni.
Resta naturalmente in campo il tema chiave della individuazione del sito per il deposito unico nazionale previsto dalla normativa italiana ed europea.
Credo sia una sfida non più rimandabile. Una sfida di trasparenza di cui questo governo, dopo troppi anni, si farà carico. Non esito a definire storico l’ormai prossimo avvio della procedura di pubblicazione delle possibili aree che potrebbero ospitare il sito unico.
La discussione che ne seguirà sarà profonda ma pubblica e servirà come base per assumere in piena trasparenza le scelte future. Questo governo aprirà senza reticenze le carte alla consultazione pubblica come non si è mai fatto e come l’Unione Europea, sulla base di indirizzi condivisi a livello comunitario, chiede da anni.
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Roberto Morassut è Deputato del Partito Democratico e Sottosegretario all’Ambiente