La Marcia su Washington

Mentre arrivava sugli schermi, nella notte italiana, la notizia di una donna morta negli scontri al Senato di Washington, notizia terribile e sconvolgente per la democrazia americana, e per tutti noi, Antonio di Bella, corrispondente della RAI, veniva cacciato da un manifestante trumpiano, che urlava Fake News, Fake News, ed era costretto ad interrompere il collegamento con Linea Notte del Tg3 davanti al Senato americano, come molti altri giornalisti nello stesso momento.

Tutto questo pochi minuti dopo la fine dellā€™occupazione violenta del Palazzo della Democrazia americana. Un evento mai accaduto.
Il sedicente popolo di Trump, frequentato anche da giovanotti che vestivano le magliette dei negazionisti di Auschwitz, alcuni dei quali armati, aveva appunto assaltato e occupato lā€™aula e gli uffici dei Senatori e dei Deputati, attaccando le forze dellā€™ordine, probabilmente sparando, e appunto assalendo chi esercitava il diritto di cronaca. Uno svolgimento che seguiva proprio il copione del perfetto assalto in stile fascista, come fu per la Marcia su Roma, che non arrivĆ² ad assalire il Parlamento perchĆ© il Re Vittorio Emanuele III cedette alle pressioni ed incaricĆ² Mussolini di formare il governo, o come fu per molti altri assalti ai palazzi del potere nella storia.

Solo poche ore prima, il Presidente, o da poco ex Presidente Trump, un uomo che ha appena perso decine di cause per sedicenti truffe elettorali portate sino alla Corte Suprema, la cui composizione in questi anni era stata da lui curata in particolar modo, aveva appena arringato la folla in un comizio, sostenendo, sapendo di mentire, che la vittoria elettorale gli era stata rubata.
Nessuna prova di truffa, neanche in una sola contea a guida repubblicana ĆØ stata mai portata. Da lui si sono ormai dissociati i Presidenti repubblicani, il suo vicepresidente, il segretario di Stato, i capigruppo repubblicani al Congresso. Tutti noi abbiamo ascoltato unā€™intercettazione telefonica, mai smentita, in cui chiede al segretario di Stato della Georgia di falsare i risultati.

Ma lui, come un caudillo qualsiasi, non come la guida della piĆ¹ importante potenza mondiale, anche nel messaggio in cui chiede ai suoi di riportare la calma, dice: ā€œAbbiamo avuto unā€™elezione rubataā€. Negare sempre la realtĆ , questa la tecnica mai invecchiata dei demagoghi e dei populisti di ogni tempo. La veritĆ  deve essere quella del leader, non altra. Lui deve interpretare i bisogni del popolo, fornire le risposte e spiegare la realtĆ .
Molti di noi hanno pensato alle immagini dellā€™attacco del Colonnello Tejero al Parlamento spagnolo ieri. Ma qui cā€™ĆØ qualcosa di piĆ¹. Cā€™ĆØ la plastica rappresentazione di dove possa portare il populismo. Quellā€™immagine del ā€popoloā€ che irrompe nel ā€œpalazzoā€, che prende il posto della ā€œcastaā€, delle ā€œelitesā€, che si siede sulle poltrone del potere, che fa evacuare i parlamentari.

Questo alla fine ĆØ lā€™esito, segnato, di ogni populismo. Negli USA o in Europa non cambia.
Negare la realtĆ , sostenere sempre che i media ti raccontano solo balle, sostenere sempre che gli avversari sono usurpatori, dichiarare delle veritĆ  anche contro la scienza, illudere il popolo che ogni volontĆ  del capo carismatico, a prescindere dalle leggi, puĆ² essere realizzata, perchĆ© lui interpreta direttamente, senza bisogno di mediazioni la volontĆ  del ā€œpopoloā€, inteso come entitĆ  unica e indivisibile.

Ieri abbiamo visto immagini che non dimenticheremo. SarĆ  bene che non le dimentichi nessuno, nessuno che viva in democrazia e che casomai immagini che la sua democrazia sia per sempre.
La democrazia ĆØ essenziale e allo stesso tempo fragile, ma la democrazia non ĆØ la dittatura delle maggioranze, dobbiamo ricordarcene sempre, quando siamo maggioranza e quando siamo minoranza, quando condividiamo le idee di chi ĆØ stato scelto per governare e quando non le condividiamo, la democrazia vive di un equilibrio tra poteri diversi, necessitĆ  di bilanciamenti ed indipendenza tra i poteri. Il che ĆØ tutto quello che odiano gli uomini che vorrebbero essere soli al comando, o detenere poteri assoluti.
Tutto il resto ĆØ un pericolo mortale. La Storia del ā€˜900 dovrebbe avercelo insegnato, adesso ce la insegna anche quella del 2000.