Zingaretti: “La crisi un grave errore politico, rischia di favorire gli alleati di Trump”

“Un grave errore politico” che rischia di favorire gli alleati di Trump in Italia e un “appello al buon senso e alla voglia di dialogare”.

È in sintesi la posizione espressa oggi dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, intervistato su Sky in merito alla crisi che da giorni attraversa il governo, e che rischia di arrivare a un punto di non ritorno questa sera, con il cdm convocato per l’approvazione del Recovery Plan e le conseguenti, possibili dimissioni delle due ministre di Italia Viva.

Una eventualità che porterebbe all’apertura di più di uno scenario. Dal più ottimista, con una crisi pilotata e un rilancio dell’azione di governo con la stessa maggioranza a sostenerlo, fino al più estremo, e cioè quello di elezioni anticipate.

Una situazione ingarbugliata riguardo alla quale Nicola Zingaretti ha espresso una posizione netta, arrivando ad usare toni più ruvidi del solito.

“Gli italiani hanno diritto di sapere che fine fa questo Paese – ha detto Zingaretti -. I motivi di una crisi io non li capisco come non li capiscono gli italiani. Non li capisce chi lavora, chi produce, chi è preoccupato per un parente in terapia intensiva, e chi purtroppo ha partecipato a funerali per colpa della pandemia, non la capisce chi ha dovuto chiudere un negozio… questa è l’agenda della politica ma se la politica si distrae, muore”.

“Il Pd continua a chiedere un rilancio di governo, ma una cosa è chiedere di rafforzarlo, un’altra è farlo cadere. Rilancio non è mandare a casa il governo o provocare una crisi che il 99% degli italiani non capisce”, ha aggiunto, tra l’altro, il segretario del Pd, evidentemente rivolto a Matteo Renzi.

E ancora: “Continuo a sperare che non si arrivi alla crisi, ma quando un vaso si rompe è difficile rimettere insieme i pezzi. Nella storia italiana si arriva alle elezioni non perché lo si decide, ma perché si rotola verso quella soluzione”, arrivando dunque ad evocare uno scenario escluso dai più fino a qualche giorno fa.

Ma il leader dei dem ha anche fatto sapere di stare lavorando “perché il governo si rinnovi, ma vada avanti e non si arrivi a una crisi che gli italiani non capirebbero”, riconoscendo, alla domanda sullo stop di Vito Crimi ad un nuovo governo con Conte se Iv ritira stasera le ministre, che ”il Recovery Plan è cambiato in meglio”, a dimostrazione che “lavorando si possono migliorare le cose”.

E a proposito di un possibile rilancio dell’azione di governo, Zingaretti ha ricordato i temi cari al Pd, a partire dal Recovery Plan, passando per un patto di fine legislatura, che “deve essere messo a punto dal premier”, e una maggiore iniziativa, perché “ora quello che è importante non è aprire la discussione sui nomi, ma trovare un accordo per chiudere la legislatura nel modo più giusto”, aggiungendo che, a suo parere “la maggioranza può trovare un accordo sul programma”.

E dunque l’appello “a che ritorni il buon senso e la voglia di dialogo per evitare di tornare in una stagione che gli italiani non capirebbero”.

E infine, a proposito del Pd, in caso di elezioni anticipate: “Se c’è una forza che può presentarsi agli elettori tranquilla rispetto al risultato è proprio il Pd. Alle ultime elezioni vere, quelle regionali e comunali, il Pd era il primo partito”.

Quanto a un suo possibile ingresso al governo, Zingaretti ha ribadito di ritenere di stare svolgendo un importante ruolo di supporto dalla postazione di Governatore del Lazio

E infine la notizia che nel Lazio le scuole riapriranno lunedì prossimo, ricordando l’impegno della regione per una campagna di tamponi prima della riapertura.