E se il futuro fosse migliore? Una riforma dal basso contro il precariato giovanile

Sono parte di una generazione cresciuta sentendosi dire che il meglio fosse ormai alle spalle e che il futuro fosse caratterizzato da incertezza e precarietà: una narrazione talmente radicata, che alcuni ormai si limitano a lamentarsi, senza provare a cambiare le cose.

Noi Giovani Democratici Milano non accettiamo questa resa: per questo oggi abbiamo lanciato la nostra proposta di riforma dell’entrata nel mondo del lavoro, convinti che il futuro possa tornare ad essere il luogo in cui avere più diritti, e non meno.

Oggi un giovane che finisce gli studi, si trova molto spesso davanti la prospettiva di uno stage: un contratto non di lavoro ma di formazione, che dovrebbe essere usato principalmente durante gli anni di studio per imparare sul campo, e che per la legge italiana espressamente NON è lavoro.

A fine di questo stage, aldilà di tante promesse, solo il 10% degli stagisti trova un lavoro stabile in quella stessa azienda (dati ANPAL 2019): gli altri sono costretti a cercare altrove, o molto più spesso a riprendere da capo, iniziando lo stage successivo.

Troppe aziende usano lo stage come strumento di sostituzione del lavoro a tempo indeterminato, delegando gli incarichi più ripetitivi ad uno stagista sempre diverso, senza assumere mai, in un ciclo continuo di precariato che vive sulla frase “è importante fare esperienza” e che ha il triplo effetto di sottrarre posti di lavoro di qualità, generare giovani precari e deprimere i salari tramite il dumping.

Siamo stanchi di mettere “stage a curriculum”, stanchi di promesse di assunzione che non arrivano mai, siamo stanchi di leggere nelle offerte di stage requisiti quali “master e due anni di esperienza”, stanchi di venire chiamati bamboccioni anche quando vivere a casa è una necessità, non una scelta.

Per questo come GD Milano abbiamo costruito un’alternativa: una proposta nata da due anni di studio, confronto con sindacati e associazioni datoriali, consultando più di 1000 giovani tramite un questionario online. Così è nata la proposta in calce a questo articolo, che lavora su due fronti: lo stage e l’apprendistato.

Innanzitutto, mettiamo la parola fine dell’abuso dello stage. La proposta prevede la fine degli stage gratuiti e di quelli extracurricolari, limitando solo al corso di studi e ad i mesi immediatamente successivi la possibilità di utilizzare questo strumento.

Dall’altro lato, trasformiamo l’apprendistato nello strumento principale di entrata nel mondo del lavoro lavorando su burocrazia, flessibilità ed incentivi.
Proponiamo una piattaforma unica con regole comuni per l’attivazione, che riduca drasticamente i molti passaggi oggi necessari e renda facile rendicontare la formazione.
Istituiamo due finestre di uscita, nelle quali il rapporto può essere terminato o convertito: gli sgravi contributivi saranno tanto più ampi quanto più dura l’apprendistato, punendo chi lo termina in anticipo e premiando con il massimo sgravio chi lo trasforma in un contratto stabile.

Infine leghiamo la possibilità dei datori di attivare ulteriori apprendistati al fatto che almeno il 33% di quelli conclusi nei 3 anni precedenti sia stato convertito in un contratto stabile, alzando la percentuale dal 20% attuale e eliminando gli escamotage attualmente presenti nella legge.

Spesso in Italia cambiare le cose sembra impossibile, ma la storia del nostro Partito ci ricorda che non è così: i diritti si ottengono studiando, proponendo, lottando, avendo il coraggio di alzare la testa e sognare un futuro diverso dal presente.
Ora, partendo da questa petizione, dateci una mano a dimostrare che quel futuro diverso, se lo vogliamo, può essere migliore.

SITO della Proposta
Petizione per supportare la Proposta

 


Paolo Romano è il Segretario Metropolitano Giovani Democratici Milano