Anni nei quali, dopo la fine della Grande Guerra, l’Europa si apprestava ad affrontare quei grandi cambiamenti e stravolgimenti che ne avrebbero cambiato per sempre il volto, con l’avvento del fascismo in Italia e del nazismo in Germania, che porteranno alla tragedia della Seconda Guerra Mondiale.Ma anche anni di grandi slanci e di grandi ideali, come quello che spinse don Luigi Sturzo, nel 1919, a fondare il Partito Popolare Italiano.
Un’intuizione ancor di grande attualità, che attraverso la nascita e l’affermazione di un partito dichiaratamente aconfessionale, apriva le porte al Cristianesimo sociale, con le sue peculiarità e radici nei singoli territori italiani.
Di questo parliamo in questa puntata di Contemporanea, in cui Carla Attianese ha intervistato Luigi Giorgi, autore del volume ‘I liberi e forti non vacillano- il Partito popolare italiano nel Lazio’, edito da Atlantide.
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