Con la nostra analisi torniamo in Medio Oriente, dove continuano ormai da giorni gli scontri tra l’esercito israeliano e le milizie di Hamas. Ne abbiamo già parlato molto nei giorni scorsi e sicuramente ne continueremo a parlare. D’altronde i razzi lanciati dalla Striscia verso le città israeliane e la durissima rappresaglia da parte dell’esercito di Tel Aviv continuano a lasciare sul terreno centinaia di vittime, soprattutto civili.
Parallelamente a tutto questo l’iniziativa diplomatica prosegue non senza difficoltà su diversi fronti. Uno degli attori più importanti tra quelli che si stanno muovendo nel contesto di questa crisi è sicuramente la Turchia. Il presidente Recep Tayyp Erdogan è stato tra i primi e i più duri a schierarsi contro Israele e a lanciare accuse molto pesanti anche contro Washington dicendo al presidente Biden di avere “le mani sporche di sangue”.
Per cercare di capire come si sta muovendo la Turchia, quali siano le mire e gli obiettivi di Erdogan e quale siano i motivi che stanno dietro questo attivismo, abbiamo deciso di interpellare Carlo Pallard, storico, analista politico, redattore di East Journal ed esperto di dinamiche geopolitiche legate alla Turchia e all’Asia Centrale.
A cura di Stefano Cagelli
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