Spagna-Catalogna, l’indulto della concordia?

“Vogliamo aprire un nuovo tempo di dialogo e di concordia. Troveremo difficoltà sul cammino, ma vale la pena tentarlo. Per i nostri figli, per i nostri nipoti, per l’intera società spagnola vogliamo chiudere per sempre scontri e divisioni”. Con volto teso e piglio serio, come lo hanno descritto i giornali, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato, dal palazzo della Moncloa, le misure di grazia per i dirigenti catalani protagonisti del tentativo di secessione fallito nel 2017.

Si tratta di indulti parziali per i leader indipendentisti condannati nel 2019 dal Tribunal Supremo a pene comprese tra i 9 e i 13 anni di carcere. Una misura che ha portato oggi stesso alla scarcerazione di leader che abbiamo imparato tutti a conoscere come Oriol Junqueras o Carme Forcadell, con immagini che hanno già fatto il giro del mondo

Al tempo stesso, però, si tratta di misure che lasciano aperte diverse incognite e suscitano – sia nella comunità politica che nell’opinione pubblica – reazioni diverse e contrastanti. Ne parliamo oggi con Elena Marisol Brandolini, giornalista che vive a Barcellona, corrispondente del Messaggero e collaboratrice del quotidiano Domani.

A cura di Stefano Cagelli

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