La storia del cane Uno, morto “sul lavoro”. Giuliano Giubilei intervista Michele Serra

Michele Serra ci racconta una storia minore di un’Italia apparentemente minore – l’Italia della dorsale appenninica – trascurata dalla politica e ancor più dai media. È la storia di un cane pastore morto “sul lavoro” perché ucciso dai lupi mentre proteggeva il suo gregge.

La storia del cane Uno (si chiamava così) serve a Serra per parlare appunto di un’Italia troppo spesso dimenticata eppure ricca non solo di potenzialità economiche, ma anche al passo con la tecnologia. Dai tanti giovani che sono tornati a lavorare la terra e che usano tutte le potenzialità della rete, ai pastori con lo smartphone.

Ma la morte di Uno per Serra è anche lo spunto per riflettere sulle tematiche della difesa dell’ambiente, della biodiversità e di un certo tipo di ambientalismo. Il lupo, per fortuna è tornato sulle nostre montagne, ma essendo lupo fa il lupo.

Come trovare un equilibrio tra la presenza dei predatori e la difesa degli interessi – non solo economici – di chi vive e lavora nello stesso territorio? Non ci sono risposte semplicistiche o ideologiche a domande del genere.

A cura di Giuliano Giubilei

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