Michele Serra ci racconta una storia minore di un’Italia apparentemente minore – l’Italia della dorsale appenninica – trascurata dalla politica e ancor più dai media. È la storia di un cane pastore morto “sul lavoro” perché ucciso dai lupi mentre proteggeva il suo gregge.
La storia del cane Uno (si chiamava così) serve a Serra per parlare appunto di un’Italia troppo spesso dimenticata eppure ricca non solo di potenzialità economiche, ma anche al passo con la tecnologia. Dai tanti giovani che sono tornati a lavorare la terra e che usano tutte le potenzialità della rete, ai pastori con lo smartphone.
Ma la morte di Uno per Serra è anche lo spunto per riflettere sulle tematiche della difesa dell’ambiente, della biodiversità e di un certo tipo di ambientalismo. Il lupo, per fortuna è tornato sulle nostre montagne, ma essendo lupo fa il lupo.
Come trovare un equilibrio tra la presenza dei predatori e la difesa degli interessi – non solo economici – di chi vive e lavora nello stesso territorio? Non ci sono risposte semplicistiche o ideologiche a domande del genere.
A cura di Giuliano Giubilei
[add_meta_serialized key=”td_post_audio” value='{“td_audio”:”https://radio.immagina.eu/files/podcasts/15/immagina/Interviste%20La-storia-del-cane-Uno-morto-sul-lavoro-Giuliano-Giubilei-intervista-Michele-Serra_05-07-2021_17-05.mp3″}’]
[add_meta key=”audio_url” value=”https://radio.immagina.eu/files/podcasts/15/immagina/Interviste%20La-storia-del-cane-Uno-morto-sul-lavoro-Giuliano-Giubilei-intervista-Michele-Serra_05-07-2021_17-05.mp3″]