Oggi parliamo di un tema di cui si parla, forse, ancora troppo poco, ma che però rappresenta uno dei disagi maggiormente diffusi tra i giovani. Un disagio che, tra l’altro, ha visto un’impennata nei numeri nell’anno terribile della pandemia e del lockdown.
Stiamo parlando dei disturbi alimentari, un problema di cui soffrono in Italia circa 3 milioni di giovani. Numeri a cui però si aggiungono gli ultimi dati del ministero della Salute, secondo cui i casi di disturbi legati all’alimentazione tra i giovani sono aumentati del 30% nell’ultimo anno, con un abbassamento della fascia d’età, arrivata a 13-16 anni, e un aumento soprattutto dei casi di anoressia nervosa.
Nonostante questo, capita ancora che in un libro, un testo estivo per il passaggio dalla scuola media alle superiori, vengano pubblicate frasi come: “Meno male che Silvia è dimagrita un po’”, e ancora: “Se non dimagrisci, non ti andrà bene più nulla”.
Parole pericolose, soprattutto perché rivolte a una platea di ragazzini proprio tra i 13 e i 14 anni.
Ne parliamo oggi con Maruska Albertazzi, regista e sceneggiatrice, autrice del documentario ‘Hangry butterflies – La rinascita delle farfalle’, e oggi portavoce della battaglia per la guarigione dai disturbi alimentari.
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