Renzo Arbore ci invita a riconquistare e di riscoprire la bellezza dell’estate italiana, fatta di posti meravigliosi, di arte, di musica, di cucina. Ma con prudenza, senza dimenticare le regole che ci consentiranno, se facciamo i bravi, si riprendere presto in mano tutto quello che ci è mancato in questo anno e mezzo.
Ma Renzo parla con commozione anche di Raffaella Carrà, che lui portò per primo in televisione nel lontano 1970. E rievoca lo stile e lo spirito delle sue trasmissioni che hanno fatto la storia della tv e della radio. “Sono stato sempre fedele alla Rai, forse l’unico – dice Renzo -. Anche perché mi ha sempre dato libertà e spazio. Oggi la Rai avrebbe bisogno di nuove idee, confido molto nel nuovo direttore generale Carlo Fuortes”.
Intervista a cura di Giuliano Giubilei
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