A chi dovrà ispirarsi il nuovo sindaco di Roma per rimettere in piedi la capitale d’Italia? Buoni sindaci non sono mancati, anche negli ultimi – non proprio gli ultimi – anni. Ma Fabio Martini, cronista politico della Stampa, ci porta con un studio molto ricco e approfondito all’inizio del 900, quando Roma fu amministrata da Ernesto Nathan.
Nathan – mazziniano, repubblicano, laico, ebreo e massone (di “quella” massoneria) – riuscì a fare di Roma una capitale moderna nelle condizioni più difficili che si possano immaginare: Porta Pia era stata abbattuta solo 30 anni prima.
Eppure questo personaggio politico abbastanza sui generis riuscì a realizzare un moderno sistema di trasporti, fece approvare il primo Piano Regolatore della Città, diede case a chi non ce l’aveva, costruì un moderno, è laico, sistema scolastico.
Insomma riuscì in un’impresa (“Nathan e l’invenzione di Roma. Il sindaco che cambiò la città eterna”, questo il titolo del libro) che ancora oggi può essere considerata un modello per chi si accinge a governare la Capitale.
Le interviste a cura della redazione