Sportwashing, così i regimi autoritari cercano di ripulirsi con il calcio

L’8 ottobre scorso è successa una cosa che al grande pubblico italiano potrebbe sembrare secondaria o poco interessante: il Newcastle United, squadra di calcio inglese con una buona ma non eccezionale tradizione, una grande tifoseria ma un presente avaro di gloria e di risultati, è diventata ufficialmente la squadra più ricca del mondo.

Scordatevi la potenza di fuoco degli sceicchi proprietari del Manchester City o del Paris Saint Germain, così come quella del miliardario russo Roman Abramovic, padrone del Chelsea ormai da quasi vent’anni o della proprietà cinese dell’Inter: i nuovi paperoni del calcio vestono la maglia bianconera dei Megpies e risiedono sportivamente parlando, in uno dei posti meno accoglienti del nord dell’Inghilterra.

Perché, al di là dell’interesse sportivo e calcistico, comunque tutt’altro che secondario, questa vicenda ci dice molto, molto di più. Ne parliamo oggi con Francesco Giambertone, giornalista del Corriere della Sera.

A cura di Stefano Cagelli

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