Un Brasile mulatto, ibrido, resistente, che racconta la storia che non sempre è nei libri di testo: è quello che canta Caetano Veloso nel suo nuovo album di inedite dopo 9 anni. Si chiama “Meu coco”, ed è la sua stella polare e la sua testa, e quella lingua portoghese che – dice il musicista – è una nera negli idiomi europei, come il colore della pelle dei tanti bambini che scopriranno presto cosa significa nascere in un Paese tanto diseguale.
Quale sarà il loro ruolo nella lotta per la salvezza non si può ancora dire, ma a loro va la dedica, e la benedizione, dell’artista che non permetterà che si calpesti una storia fatta di amore, lotta, dolore, e gloria. Perché sa cantare, e sa di tanti che lo sanno fare.
L’appuntamento culturale di Radio Immagina a cura di Sara Guabello e Roberto Soriani.
Musica, libri, spettacolo e non solo
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