Affido culturale e bambini: così la cultura è davvero aperta a tutti

Si chiama affido culturale ma si legge lotta alla povertà educativa. Nato durante il lockdown si è esteso in tante città italiane come Roma, Napoli, Milano, Bari e Modena.

In cosa consiste? Semplicemente – si fa per dire – un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, ci porta anche un bambino – eventualmente con un membro della famiglia di quest’ultimo – che in questi luoghi non ci entrerebbe per differenti cause. Si realizza così un insieme di fruizioni culturali condivise, tramite le quali famiglie-risorsa e famiglie-destinatarie stringono un Patto Educativo.

A spiegarci meglio di cosa si tratta abbiamo qui con noi Ivan Esposito, responsabile nazionale del progetto.

 

[add_meta_serialized key=”td_post_audio” value='{“td_audio”:”https://radio.immagina.eu/files/podcasts/15/immagina/storie%20Affido-culturale-e-bambini-cos-la-cultura–davvero-aperta-a-tutti_10-02-2022_13-55.mp3″}’]
[add_meta key=”audio_url” value=”https://radio.immagina.eu/files/podcasts/15/immagina/storie%20Affido-culturale-e-bambini-cos-la-cultura–davvero-aperta-a-tutti_10-02-2022_13-55.mp3″]