Avversario e non nemico. Intervista a Walter Verini(di Radio Immagina)
“Berlusconi cambiò e interpretò il costume sociale del momento, la prevalenza dell’io sul noi, inventando un certo edonismo italico. Per noi è sempre stato un avversario e la sua scomparsa – proprio nel rispetto dell’avversario- non ci può far dimenticare le sue responsabilità politiche, i suoi conflitti di interesse. Il partito, per sua natura personale e del tutto coincidente con Berlusconi, senza di lui può davvero cambiare: è possibile che il suo bacino parlamentare ed elettorale si possa muovere e che si creino nuovi equilibri. Io mi auguro comunque che si consolidi un bipolarismo ( che lui ha accelerato) e spero che il Pd lavori per compattare le opposizioni in questa prospettiva. Un avversario, non un nemico, che ha segnato oltre trent’anni della storia italiana“. Così nel corso del filo diretto Walter Verini, senatore e capogruppo Pd in commissione antimafia.
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