“È molto grave il taglio dei 300 milioni di fondi del PNRR destinati alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. C’è dietro tutta una visione, come fare in modo che i beni confiscati siano riutilizzati, rimessi nel mercato diventando anche sviluppo sociale, sviluppo culturale, In un territorio in cui quegli stessi beni erano fonte di morte, di crimine, di malaffare, di truffe, possono diventare invece buon lavoro, e presenza istituzionale. Su questo tema ho presentato un’interrogazione immediatamente in Senato, chiedendo come questi progetti saranno finanziati, e continueremo a farlo finché non avremo risposte”.
Così la senatrice Enza Rando, responsabile Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza nella segreteria del Partito democratico.
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