Una nuova normalità in un mondo diverso. Con Radio Immagina lavoriamo al cambiamento

Sono passati diversi mesi dal lancio di Immagina. In quei giorni eravamo nel pieno del lockdown globale.
Oggi, passata l’estate e di fronte a casi che nuovamente crescono in quasi tutto il Mondo, tutti i Paesi si trovano ogni giorno a dover immaginare, pensare e ricercare il perimetro di una nuova normalità. Immagina è nata proprio affinché questa “nuova normalità” fosse sinonimo di cambiamento.

Per dirla con un titolo: una nuova normalità in un mondo diverso.

Senza cadere nella tentazione di un dibattito un po’ surreale sul quanto ognuno di noi sarebbe stato migliore o peggiore, possiamo però osservare come in questi mesi tantissimo è cambiato. Molte delle certezze ideologiche e di senso comune che avevano accompagnato i decenni precedenti si sono trovate invecchiate tutto d’un tratto. La politica e le istituzioni pubbliche sono tornate con forza al centro della discussione politica. In Italia abbiamo ascoltato una parte consistente del Paese tornare a chiedere investimenti crescenti nei pilastri pubblici del welfare, scuola e sanità prima di tutti. Intanto l’Europa, grande assente per troppi anni, si è finalmente “mossa”, agendo come istituzione vicina alle cittadini e ai cittadini.

Nel nostro Paese, a tratti, abbiamo anche visto emergere un’identità collettiva nazionale distante e avversa al sovranismo e alla retorica del fortino assediato. Lo abbiamo ascoltato nella società in questi mesi, lo abbiamo registrato coi risultati delle ultime elezioni regionali e amministrative.

Lo scenario globale è in grande evoluzione e la partita politica, sociale e culturale che si giocherà in questi mesi avrà conseguenze per tantissimo tempo. Ecco perché serve rilanciare le nostre battaglie. Ecco perché serve allargare ancora la nostra capacità di analisi, condivisione e comunicazione.

Immagina è nata come una piattaforma digitale che in questi mesi ha ospitato e prodotto centinaia di articoli e numerosi interventi in streaming (i “Dialoghi sul Cambiamento”, le lezioni della fondazione Costituente).

Ora, come se si riavvolgesse la storia dei mezzi di comunicazione, Immagina approda a uno degli strumenti più tradizionali: la Radio.

Ecco perché ieri, insieme a Nicola Zingaretti, abbiamo lanciato Radio Immagina. Una radio digitale che vedrà però riprodotti i suoi contenuti sulle emittenti locali.

Una radio aperta, che sia voce del Partito Democratico, dei suoi iscritti, della sua comunità, ma anche di chi ne sta fuori. Una radio innovativa e includente, uno spazio per coloro che vogliono dire la propria. Un luogo non solo per parlare, ma anche per ascoltare. Per connettere voci da tutti i territori del Paese. Per una comunità democratica che, in questo momento così difficile, sa benissimo come rafforzarsi significhi aprirsi all’esterno, perché nessuna voce rimanga inascoltata.

Partirà in modo strutturale il 12 gennaio, con un programma quotidiano di trasmissioni, informazione, musica e interazioni. Radio Immagina sarà una piccola grande emittente aperta al mondo, all’Europa, alle esperienze di volontariato, a quelle sociali e economiche, alle mille e mille associazioni culturali che contribuiscono al radicamento e alla diffusione di pratiche, culture e valori affini a quelli di un partito grande e aperto.

Una radio con l’ambizione di essere ponte e luogo di quelle persone che in questi anni si sono allontanate dai partiti. Una radio che sia anche la vetrina del buon lavoro sul territorio di migliaia di amministratori locali.

Una radio, una piccola grande radio, può essere un luogo libero e plurale dove si confrontano tante voci, dove si riflette, si informa, si racconta… insomma si restituisce all’ascoltatore il senso di essere comunità.

Una comunità anche più vasta di quella stessa grande comunità che è il Pd, una comunità che ha come denominatore comune quello di voler trasformare l’Italia per uscire dalla pandemia in modo profondamente diverso da come l’Italia e l’Europa ci sono entrate.

In bocca al lupo Radio Immagina, in bocca al lupo a tutte e tutti noi.

Alessandro Capelli è professore di sociologia della comunicazione e tra i coordinatori di Immagina; Marco Furfaro è responsabile Comunicazione nella segreteria nazionale del Pd.

Qui il podcast con la puntata zero di Radio Immagina