La “trappola” dell’App sul tracciamento dei contagi

Più forti si fanno le contromisure, e più la macchina spara-bufale si organizza per aumentarne peso e portata. È il caso della molte fake news sfornate sulla app Immuni.

L’ultima in ordine di tempo è un messaggio WhatsApp che avverte i cittadini di non scaricarla, pena “la fine della privacy sotto ogni forma” e “il prelievo forzato delle persone positive dai nuclei familiari”, anche “con l’uso della forza”.
E chi si nasconderebbe dietro a tutto ciò? Che domanda, l’OMS e Burioni, ovvio!

Ricordiamo brevemente che:
Scaricare la app sarà facoltativo e nessuna limitazione sarà imposta a chi non lo farà.
– In ogni caso, il limite entro cui agirà è il Regolamento europeo sulla protezione dei dati.

Ma ciò che più ci preme sottolineare, ancora una volta, è la feroce irresponsabilità dei personaggi che si nascondono dietro messaggi del genere.

Il virus non è ancora sconfitto. È da sciacalli seminare dubbi sugli strumenti che potranno aiutarci, una volta finito il lockdown, a prevedere e prevenire nuove ondate.

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