La musica non si è fermata. Il Concertone al tempo del Covid
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Esibizioni in diretta dai teatri e dalle piazze, rigorosamente senza pubblico. Tutti gli artisti del Concertone del Primo Maggio

Una cosa così non si era mai vista. Quante volte abbiamo sentito quest’affermazione dall’inizio del lockdown? Tantissime cose inaspettate e sorprendenti si sono materializzate sotto ai nostri occhi (o meglio nei nostri schermi) nel giro di poche settimane. Le meduse nelle acque della laguna di Venezia, i delfini nel golfo di Napoli, i cervi per le strade.

E non poteva fare eccezione il Concertone del Primo Maggio al tempo del Covid. Un evento che da 29 anni scandisce la gioventù di  almeno tre generazioni, diventato un classico secondo solo a Sanremo e a poco altro.

Le immagini da sempre associate al Concertone sono quelle di una piazza San Giovanni gremita all’inverosimile, di ragazze sulle spalle di ragazzi, di giovani assiepati sotto al palco pronti a ballare fino a tardi. Come trasportare tutto ciò nel tempo rarefatto e isolato nel quale ci ha catapultati il virus?  È la sfida che hanno colto gli organizzatori, incaricati dai tre sindacati di risolvere l’enigma.

Il video del Concertone da Radio2

Torna la musica dal vivo di qualità

La risposta è stato un grande evento. Il primo, da quando la quarantena ha messo in stand by le nostre vite, nel quale non abbiamo visto gli artisti arruffati esibirsi da casa, in commoventi quanto improbabili versioni unplagged, ma suonare dalle piazze o dai palchi degli auditorium con la qualità, dall’audio alle luci, curata al massimo.

È stata la scommessa di Rai3 e di iCompany, che hanno prodotto l’evento con la direzione artistica di Massimo Bonelli.

Da nove location sparse in tutta Italia decine di artisti tra i più noti in Italia e all’estero, da Vasco Rossi a Zucchero a Gianna Nannini, si sono esibiti in versioni live o registrate dei loro brani, in un evento che è andato in onda dalle 20 alle 24 su RaiTre e in contemporanea su Radio2 e su RaiPlay. Oltre a un canale dedicato alla lingua dei segni.

Tra le immagini e le note che più di altre che rimarranno di questo Primo Maggio tutto diverso, vi sono la Bella Ciao da brividi eseguita da Tosca, l’abbraccio di Gianna Nannini dai tetti di Milano, il saluto commosso di Sting all’Italia e una piazza San Giovanni deserta che ha ospitato, a notte fonda, l’esibizione solitaria di un bravissimo Alex Britti.

La maggior parte delle performance live si sono tenute presso la sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, presso il quale è stato installato l’Auditorium Stage Primo Maggio 2020.

Le altre location: Fabrique di Milano, Museo del Novecento di Milano, Terrazza Martini di Milano, Piazza Maggiore a Bologna, Piazza della Signoria a Firenze e Palazzo Sturm di Bassano del Grappa. Tutte le esibizioni si sono tenute rigorosamente senza pubblico, nel pieno rispetto del lockdown.

La serata è stata virtualmente condotta da Ambra Angiolini, collegata in diretta dal Teatro delle Vittorie a Roma.

Tutti gli artisti del Concertone

Oltre a due grandissime star internazionali come Patti Smith e Sting, che si è esibito dal suo studio di Londra, hanno eseguito le loro performance i seguenti artisti: Edoardo ed Eugenio Bennato, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Le Vibrazioni, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Irene Grandi, Paola Turci, Alex Britti, Lo Stato Sociale, Bugo e Nicola Savino, Rocco Papaleo e Tosca, Cristiano Godano e i Marlene Kuntz, Fasma, Durdust, Fulminacci, Leo Gassmann, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi e un quintetto in rappresentanza dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.

In attesa di poter tornare nelle piazze ad ascoltare musica dal vivo, e a ballare fino a tardi.

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