Così il settore dei trasporti prova a ripartire, a servizio del Paese
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Per quanto riguarda il mondo dei trasporti, il decreto legge “Rilancio” ha visto un prezioso lavoro di squadra tra partito, gruppi parlamentari e Governo e una costruttiva interlocuzione con i sindacati e le associazioni imprenditoriali, che ha portato ad emanare norme con un forte impatto positivo sui lavoratori del settore.

Dopo anni di battaglie sindacali, nel trasporto aereo viene per la prima volta stabilito con legge il principio che le compagnie aeree e le imprese che operano e impiegano personale sul territorio italiano e che sono assoggettate a concessioni, autorizzazioni o certificazioni europee o nazionali devono applicare ai propri dipendenti, con base di servizio in Italia, trattamenti retributivi comunque non inferiori a quelli minimi stabiliti dal contratto collettivo di lavoro di settore. La norma si applicherà anche al personale dipendente di terzi ed utilizzato per lo svolgimento delle proprie attività dalle compagnie aeree.

È un grosso successo, che tutela i lavoratori e che va a impedire per il futuro il dumping salariale fatto da aziende straniere ai danni di quelle nazionali. Altro che parlare di sovranismo: questo sono le cose che ha senso fare per tutelare legittimamente gli interessi delle nostre imprese e dei lavoratori.

Viene poi costituito un fondo di 130 milioni per compensare i danni subiti dagli operatori nazionali del trasporto aereo che impieghino aerei con capacità superiore a 19 posti, ma anche qui alla condizione che applichino ai propri dipendenti trattamenti retributivi non inferiori ai minimi stabiliti dal CCNL di settore.

Per fronteggiare gli esuberi determinati dalla pandemia, è stato incrementato il Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale, in modo da poter coprire il fabbisogno di risorse per integrare il reddito dei lavoratori.

Uno sforzo enorme è stato fatto per dare un futuro alla compagnia di bandiera: il Ministero dell’Economia è stato autorizzato a costituire una società e a capitalizzarla con 3 miliardi € per rilevare i rami di azienda dall’attuale amministrazione straordinaria di ALITALIA. Ovviamente vigileremo perché questo avvenga attraverso un nuovo management e con un piano industriale che garantisca che queste risorse vengano spese in modo efficace.

Molto importante l’intervento sui porti italiani.

Le Autorità di Sistema Portuale potranno infatti disporre fino all’azzeramento dei canoni dovuti dalle imprese che hanno in concessione beni demaniali e per quelle che svolgono operazioni portuali, che forniscono lavoro portuale temporaneo o che hanno in concessione le banchine, a condizione che dimostrino riduzione del fatturato almeno del 20%. Le imprese che forniscono lavoro portuale temporaneo potranno ricevere un contributo, fino ad un massimo di 2 milioni per ciascun anno 2020 e 2021, per far fronte alle spese dovute alla drastica riduzione delle giornate di avviamento al lavoro.

Alle società che effettuano il servizio di ormeggio verrà riconosciuto un indennizzo complessivo- per le ridotte prestazioni rispetto al 2019 – nel limite di 24 milioni per il 2020.

Infine, vista la situazione di profonda crisi economica, sono state prorogate le concessioni e le autorizzazioni alle aziende che operano nei porti.

Una misura shock è infine destinata al trasporto pubblico locale, cui sono destinati – in via eccezionale – ulteriori 500 milioni € per il 2020 per compensare la riduzione dei ricavi tariffari dovuti al lockdown. Senza questa norma, è bene ricordarlo, tutte le aziende del settore, sia pubbliche sia provate, sarebbero andate in default. In questo modo, unitamente alle misure già previste per il TPL nel DL 18, abbiamo salvato un settore che fornisce un servizio pubblico essenziale per la nostra comunità. Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti e del fatto che li abbiamo perseguiti attraverso un lavoro di confronto con le parti sociali: in un momento così drammatico è indispensabile lavorare insieme per trovare le soluzioni migliori. Va riconosciuta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti la disponibilità e capacità di ascolto delle istanze pervenute dalle parti sociali e dai gruppi parlamentari.

L’insieme delle norme approvate consentono di risolvere le principali emergenze e di affrontare con fiducia la possibile ripartenza dell’intero settore dei trasporti a servizio del Paese.


Davide Gariglio è un parlamentare Pd e membro della Commissione Trasporti

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1 COMMENTO

  1. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, in alternativa all’allargare il numero degli autobus e dei tram, oltremodo ingombranti , perché non pensare a una flotta di auto elettriche, gestite dal comune e funzionanti come i taxi, ai quali ci si possa abbonare, con tariffe dipendenti dall’ISEE e magari pensando al servizio gratuito per i disabili?

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