Il cinema ha il compito, attraverso le storie degli uomini, di creare la vita. Il cinema, per esistere, deve creare. Cos’ha fatto in questo periodo il virus? Ha cancellato il passato, ha rotto con il futuro, ci ha obbligato a rendere questo presente come unica, vera affermazione della vita.
Il cinema, per ripartire, deve cominciare a fare i conti con l’oggi, con quello che siamo diventanti, con la rivoluzione che c’è stata in questi giorni. Giorni in cui il nostro spazio creativo cambia, in cui la tecnologia si impone sul racconto. Giorni in cui ognuno di noi è diventato padrone del suo palinsesto.
Dobbiamo prendere spunto dal nostro neorealismo, quando, dopo la guerra, i grandi del cinema sono usciti per strada e hanno costruito sulle macerie la loro e la nostra storia. Anche noi, adesso, dobbiamo capire le macerie che ha creato questo momento storico e partire da lì per creare il nostro cinema.