Una scelta importante, in un momento di forte attenzione per tutto il mondo sportivo. Come PD vogliamo sottolineare l’importanza dello sport, ricordando la definizione che da il Consiglio d’Europa – ovvero “qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli”.
E’ indubbio che lo sport rappresenta una centrale educativa, formativa, in grado di trasmettere valori fondanti per la nostra società, ad esempio il rispetto, l’inclusione, contrasto alla violenza e alle discriminazioni. Lo sport come prevenzione, salute, benessere per ogni fascia di età, un diritto per tutti e per tutte, in ogni luogo, senza esclusioni.
Lo sport competitivo, i grandi eventi internazionali, Olimpiadi, campionati che rappresentano momenti sportivi di altissimo interesse, che emozionano e coinvolgono, spesso portando messaggi di pace, di incontro, di collaborazione internazionale. Evidente il ruolo che lo sport ricopre nel nostro Paese, per l’impatto economico che rappresenta, per tutto l’indotto che coinvolge, per i milioni di appassionati che lo seguono: lo possiamo constatare proprio in questi giorni, l’interesse mediatico che raccoglie con la ripresa del campionato di calcio, purtroppo solo quello maschile. Occorre una pari attenzione per contrastare le discriminazioni di genere che ancora ci sono nello sport.
Al fianco dello sport di vertice, come Partito vogliamo sottolineare il nostro impegno affinché riprenda con sicurezza l’attività di base, quelle attività sportive praticate da milioni di persone, quello sport sociale che rischia maggiormente di fermarsi, un rischio che non possiamo permetterci e per questo occorre che gli spazi sportivi per la pratica di base siano fruibili per le associazioni, a partire dalla prossima stagione sportiva.
La pandemia ha colpito fortemente lo sport di base, quelle migliaia di piccole associazioni che rappresentano il collante sociale in tante nostre realtà del territorio, dalle periferie, ai piccoli centri, tra le persone in forte difficoltà. E’ lo sport sociale, riconosciuto a pieno titolo nel Terzo Settore. Dove c’è una associazione sportiva, abbiamo coesione, abbiamo una punto di riferimento, una antenna sul territorio. Come Partito Democratico siamo chiamati a far sì che questo associazionismo sportivo abbia gli strumenti per poter continuare a svolgere il proprio compito.
Nelle prossime settimane prenderà forma la Legge delega n. 86 per il riordino dello sport. E’ indubbio che la Legge delega, approvata dal Governo precedente è stata una forzatura, proposta senza un reale confronto. Pur con questi limiti e difficoltà, siamo difronte ad un momento molto importante per lo sport del nostro Paese: la Legge ha il compito di fare chiarezza, in particolare su compiti e ruoli dei diversi soggetti che si occupano di sport, a partire dal CONI, dalle Federazioni Sportive, gli Enti di promozione Sportiva, prevedendo le regole per controlli e riconoscimento.
Sarà possibile affrontare nodi cruciali come quello del lavoro in ambito sportivo, del riconoscimento dei diritti delle atlete e delle pari opportunità, della semplificazione degli adempimenti burocratici, della sicurezza dell’impiantistica, una grande occasione per valorizzare il ruolo dello sport e dell’attività motoria.
Crediamo sia importante avere chiarezza, sottolineando che il ruolo del Governo deve essere quello di verificare, di dare maggiore strumenti per lo sviluppo dello sport valutando le diverse azioni.
Come Partito avremo modo di fare le nostre proposte, partendo proprio dal confronto e dalla nascita del Dipartimento per le politiche sportive.
Ci convochiamo online per la prima volta mercoledì 8 luglio alle ore 11, per chi fosse interessato scrivere a [email protected]
Manuela Claysset, responsabile nazionale del Partito Democratico per il Dipartimento dello Sport