Vacanze 2020: la fiducia corre (anche) sul web
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L’emergenza sanitaria ha fermato solo in parte il desiderio di vacanza dei turisti, ma ha sicuramente sovvertito l’ordine delle loro priorità.

Le destinazioni e le imprese turistiche che hanno colto per tempo questo cambiamento di bisogni sono corse ai ripari lavorando su due fronti: la creazione di nuovi prodotti turistici nel rispetto delle linee guida per il contenimento del contagio e la messa in sicurezza di servizi e manifestazioni già consolidati.

Nel pesante scenario venutosi a creare per il comparto Turismo, ancora una volta la comunicazione sta giocando un ruolo fondamentale. Il lancio di nuovi pacchetti e gli sforzi logistici e organizzativi per garantire la sicurezza degli ospiti impongono agli operatori rischi e un forte dispiego di risorse, che possono essere sostenuti solo se si può contare sulla forza del brand del proprio territorio.

Le destinazioni che “in tempo di pace” hanno investito in una comunicazione web e social di qualità non sono state colte impreparate da una crisi di così vaste proporzioni. Chi durante il lockdown non ha interrotto il dialogo con i follower e ha puntato su valori quali l’informazione, la trasparenza, la fiducia, l’empatia è riuscito addirittura ad allargare la propria community. In un momento di smarrimento generale il pubblico ha favorito le località che hanno anteposto alla promozione tout court il benessere delle persone, intraprendendo la sfida di continuare a raccontare le attrattive del proprio territorio via social, nella condivisione dello slogan “io resto a casa”. Mi piace citare in particolare il progetto di storytelling proposto dalla regione Toscana ”#ToscanaDaCasa: idee per viaggiare rimanendo fermi, ovvero mostre online, videogiochi, ricette e tanto altro per portare un pizzico di Toscana a casa tua” e la rubrica quotidiana #ilmareincasa che abbiamo realizzato a Grado.

La crisi è giocoforza anche un acceleratore del cambiamento, il post Covid imporrà alle destinazioni e alle imprese da un lato di rivedere la propria offerta turistica in una chiave innovativa, dall’altro di investire in comunicazione e digitalizzazione.

Quello della digitalizzazione è per l’Italia un gap che va colmato, in particolare per quanto riguarda l’offerta di servizi evoluti nella decisiva fase che precede il viaggio, quando il potenziale turista cerca – e valuta – contenuti informativi, risposte dirette, reale accessibilità dell’offerta attraverso prenotazioni e acquisti smart.

Per fare tutto questo si dovrà attuare un deciso cambio di paradigma. In questi mesi abbiamo compreso che la bellezza non basta più, d’ora in avanti il focus dovrà essere il benessere dell’ospite.


Cristina Zannier lavora per il Servizio Turismo e Relazioni Esterne del Comune di Grado per cui è anche social media manager, è uno dei coordinatori del tavolo nazionale Cultura e Turismo di PA Social.

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