Attenti alle truffe online!

Crollano i reati ‘tradizionali’, ma aumentano quelli informatici.
A comunicarlo è la stessa Polizia Postale, che ci mette in guardia dalle tante truffe che circolano via web, messe in atto da chi non si fa scrupoli ad approfittare della nostra fragilità in un momento in cui gran parte della nostra vista si svolge online.

Anche le truffe, come le bufale sui rimedi miracolosi o sui complotti mondiali, viaggiano via WhatsApp o anche via sms. Lo scopo, in questo caso, è di carpire i nostri dati sensibili (il cosiddetto phishing) o di puntare direttamente al nostro portafoglio, come è successo a Roma con la raccolta di fondi fake per l’ospedale San Camillo.

L’ultima messa in atto, particolarmente subdola, è girata via sms nei giorni caldi delle richieste di agevolazione all’Inps.
Come informa sul suo sito lo stesso istituto, “sarebbe in atto una campagna di malware attraverso l’invio di Sms che invitano a cliccare su un link per aggiornare la propria domanda Covid-19 e inducono a installare una app malevola”.

Enti e banche lo hanno ricordato: i dati sensibili non vengono mai chiesti con un messaggino. Dunque l’invito è a non fidarsi di chi ci chiede password o credenziali e a verificare sempre con attenzione le fonti prima di condividere o, in questo caso, di cadere in una trappola.

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