In questi giorni sui miei profili social ho esposto alcuni ritagli di giornale che si focalizzavano sul mio aspetto esteriore nonostante io fossi impegnata in una dura campagna elettorale nella città di Trento. Non li ho commentati perché si commentano da soli o almeno spero per il senso comune.
L’ho fatto per mostrare a che livello di pochezza può arrivare l’informazione nel nostro Paese, tralasciando tutti i commenti pesanti e sessisti che sono stati affibbiati alla mia persona e che ne sono seguiti.
Ho preferito restare in silenzio durante la campagna elettorale perché ero impegnata a parlare con le persone al posto di rispondere a queste manifestazioni sessiste.
Avrei preferito che si fosse parlato del mio trascorso politico, della mia battaglia per i diritti, del mio volontariato ed il mio impegno per il sociale, per la legalità e del mio attivismo non solo per la città di Trento, ma anche per la mia città natale, Portici. Non è degno di attenzione questo forse, ma sono una semplice militante e dò il mio contributo come tanti nella misura in cui riesco e con gli strumenti che ho a disposizione.
Ringrazio le persone che mi hanno mostrato vicinanza e che conoscono la mia distanza da queste giornalate di bassa lega. In queste ore di riflessione il mio pensiero non è rivolto solo a me, che non mi lascio scalfire da questi commenti e da questo modo di fare giornalismo, ma il mio pensiero va alle tante ragazze che si
impegnano in politica per la prima volta e che magari si vedono svilite da certi pregiudizi che non vanno ad approfondire la persona né i motivi per cui combatte una determinata causa.
Ho pensato che le persone più fragili possono inibirsi o bloccarsi di fronte a questi approcci così superficiali ed offensivi, per questo ho sentito di rispondere a ciò che forse non meriterebbe risposta.
Alle giovani donne come me, a loro nel mio piccolo perché che come me saranno alle prime esperienze politiche, sento di dire di non farsi rallentare da questa melma che ti viene buttata addosso e di preservare sempre puro il proprio slancio e la passione per la politica. La politica è sacrificio per gli altri, movimento, azione, vita. Non facciamo smorzare da loro i nostri ardori giovanili. Una società che si rifiuta di cambiare in questo, è una società da cambiare! Sopportare questo a volte è difficile perché è inopportuno, perché non si viene presi sul serio e perché non si
viene realmente ascoltati rispetto al proprio attivismo e alle battaglie quotidiane che si portano avanti . Sempre a loro e a me stessa, sento di dire di non negarci mai l’entusiasmo per cambiare tutto questo e di combattere anche per coloro che non danno rilevanza alle parole e le usano con pressappochismo e volgarità,
perché è nelle parole che c’è la sostanza.
Una cosa è certa: queste cose non mi piegano ed andrò avanti comunque nel mio intento.
Vittoria De Felice è stata candidata nelle liste del Pd alle elezioni comunali di Trento ed è socia di InOltre Alternativa Progressista