La lunga mano di Salvini in Lombardia congela anche il coprifuoco
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Se voleste avere un piccolo assaggio di quello che sarebbe successo se a gestire la pandemia fosse stato Matteo Salvini, basta guardare la Lombardia. In un articolo pubblicato su Immagina, Pietro Bussolati parla del governatore Attilio Fontana come del ‘front office della Lega’ ovvero “un politico che mette la faccia su decisioni di altri. Una sorta di fantoccio da usare alla bisogna”. Questa definizione ĆØ stata coniata da Nino Caianello, esponente di spicco del centro destra lombardo. Una fotografia senza appello che viene confermata ogni giorno di piĆ¹.

L’ultimo atto ĆØ la questione coprifuoco in Lombardia: Attilio Fontana, nella notte, lo aveva annunciato, fra la sorpresa di tutti. Una scelta evidentemente non concordata visto che, dopo pochissimo, sono arrivate una pioggia di critiche dai suoi stessi compagni di partito. A partire dall’ex ministro dellā€™Agricoltura Centinaio che con un tweet ha commentato laconico: ā€œQuando la politica ĆØ fatta da sfigati che vivono fuori dal mondo reale questi sono i risultatiā€.

E cosƬ ĆØ arrivata la lunga mano di Salvini a stoppare tutto

Nonostante le raccomandazioni contenute in uno studio riservato e presentato alla Regione Lombardia venerdƬ scorso, come ha rivelato Il Fatto Quotidiano, tutto rimane congelato in attesa che il leader della Lega decida il da farsi. Non bastano i numeri ad indicargli la strada nƩ gli ospedali che sono giƠ in affanno: soltanto ieri erano 132 i nuovi ospedalizzati.

Il Corriere della Sera racconta che, in videoconferenza, il leader del Carroccio ha alzato la voce con Fontana, chiedendo al governatore un cambio di passo.

“Voglio una sferzata di metĆ  mandato ā€” ha spronato Salvini ā€”. Il governo respinge tutte le nostre richieste e a noi tocca portare la croce, imponendo misure impopolari che fanno infuriare i cittadini?”. Insomma, Salvini vuole che i sindaci, da cui ĆØ venuta la richiesta del coprifuoco, accettino di smussare lā€™ordinanza. Qualcosa potrebbe cambiare giĆ  oggi con i negozi superiori ai 250 metri quadrati esclusi dalla chiusura nei weekend.

Difficile che lā€™ordinanza possa essere cancellata, ma lo strappo rimane. E l’Italia rimane a guardare questo orribile teatrino.

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