La povertà non è un reato
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E’ successo di nuovo, ancora a Como, città governata dalla destra.

Due mesi fa l’assessora alle Politiche Sociali si accaniva contro un senzatetto arrivando a sottrargli la coperta per obbligarlo ad alzarsi e consentire la pulizia dei portici sotto i quali giaceva.

Ieri una pattuglia delle forze dell’ordine ferma per strada Pasquale, un senzatetto che vive per le strade della città da oltre 10 anni.

Ha un domicilio solo sulla carta, è rimasto senza lavoro, senza una casa. E’ malato, vive da solo, per strada, nell’indifferenza di un mondo che attribuisce valore all’esistenza di un individuo solo se essa è in grado di produrre denaro.

A Pasquale viene consegnato un verbale con tanto di multa da 280 Euro da pagare in 5 giorni, che diventano 400 se non la paga subito “poiché” – si legge -si trovava in strada alle 21.05 senza un valido motivo”.

Fortunatamente poche ore fa ci è giunta notizia che qualcuno ha già pagato la multa del povero Pasquale. La testata Locale ComoZero riporta le parole del benefattore che ha chiesto di rimanere nell’anonimato: “E’ un dovere civico, la città è fatta di accoglienza”.

Come Progressisti in Cammino, desideriamo un mondo a misura d’uomo, dove chi ha di più si prenda cura di chi ha di meno, dove le istituzioni si fanno carico delle situazioni di disagio e cooperino con la società civile per eleminare ingiustizie, povertà, diseguaglianze.

Una politica che abbia come fine la giustizia sociale, l’opposto di ciò che è avvenuto a Como e che accade in molte altre realtà.

Condanniamo senza se e senza ma ogni atteggiamento volto alla discriminazione dei più deboli.

Atteggiamenti che spesso sfociano in azioni vessatorie da parte di una certa classe politica che fa della discriminazione e dell’intolleranza il proprio credo.
Questi spiacevoli episodi ne sono la più cruda testimonianza.

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