Siamo vicine. Oggi più che mai. Il messaggio alle donne del Pd Milano
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Siamo vicine. Queste sono le due semplici parole che come PD Milano Metropolitana abbiamo scelto in questo importante giorno. Sembra un’affermazione strana, a cui non siamo più abituati in questo momento così complicato.

Proprio per questo abbiamo voluto lanciare un messaggio forte e d’impatto. Una frase che chiude in sé un duplice significato: anche se devi rimanere in casa e limitare il più possibile i tuoi spostamenti, non ti devi sentire sola, non devi sentirti abbandonata perché c’è una comunità al di fuori delle tue mura domestiche che ti può aiutare se vivi una situazione di soprusi e violenza. Una comunità che non è lontana e astratta, ma che ti è letteralmente vicina di casa. 

Il grido di emergenza e allarme lanciato durante il lockdown è forte e chiaro: in un momento in cui siamo costretti a stare lontani gli uni dagli altri e a non uscire dai nostri appartamenti, per tante donne proprio le mura domestiche possono rivelarsi fatali perché luoghi per eccellenza dove si consumano violenze e soprusi.

In Europa una donna su tre nella sua vita è stata picchiata o ha subito una qualche forma di violenza sessuale dall’età di quindici anni. E secondo un rapporto di Action Aid sul sistema antiviolenza in Italia le richieste di aiuto fra marzo e giugno 2020 (e quindi nel primo lockdown) sono state 15.280, ovvero più del doppio che nello stesso periodo del 2019. Le donne costrette in casa sono ancora più esposte agli abusi dei loro aguzzini, che nella maggior parte dei casi sono loro compagni, mariti, fratelli o padri.

Da queste violenze non ne sono esenti neanche le ragazze più giovani come me. In questi giorni la nostra cronaca è stata colpita da ferite ai danni delle più giovani, dalla giovane maestra di Torino vittima di revenge porn alla giovane 18enne stuprata e torturata da Alberto Genovese. Purtroppo, l’odiosa narrazione mediatica intorno a questi fatti spesso provoca una doppia ferita, scoraggiando e intimorendo le vittime stesse a denunciare. Nessuna vittima, in alcun modo, si deve sentire colpevole. Nessuna vittima, in alcun modo, deve pensare “forse me la sono cercata”. Nessuna vittima, in alcun modo, deve sentirsi sola.

Fare la nostra parte è importante e più urgente che mai. E per farlo serve davvero poco. Per questo abbiamo chiesto a tutte le persone, donne e uomini di scrivere un post-it e di attaccarlo alla casella della posta dei nostri vicini di casa. “Se sei vittima di violenza chiama il 1522 o scarica l’app del 1522. Chiedi aiuto. Non sei sola. Siamo vicine”. Diffondere questa informazione può rivelarsi essenziale.

Il primo passo per contrastare questo terribile fenomeno è riconoscerlo e parlarne, e la prima cosa da fare è denunciare.

Non sei sola. Siamo vicine. Oggi più che mai.

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