La salute del nuovo anno dipende dal vaccino
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La campagna di vaccinazione che l’Italia, come altri paesi in tutto il mondo, si appresta ad avviare è un’impresa gigantesca. Dovranno essere raggiunte 40 milioni di persone perché si possa finalmente uscire dalla drammatica situazione pandemica determinata dal Coronavirus.

Il ministero della Salute e il governo valutano di poter raggiungere questo traguardo nell’autunno 2021. Sarà un anno complicato quello che ci attende non solo perché per diversi mesi ancora dovremo rispettare le regole di distanziamento, e quelle igieniche (mascherina e lavaggio delle mani), ma anche perché tutto dovrà filare liscio: dalla consegna nei tempi previste dei vaccini alla somministrazione, dalla campagna di comunicazione e informazione al monitoraggio dei numeri relativi all’adesione volontaria dei cittadini. L’inizio della campagna di vaccinazione- 27 dicembre- è stata di carattere puramente simbolico e tuttavia ha portato con sé polemiche su presunte disparità nelle quote. Tutti i paesi europei hanno ricevuto un numero di dosi di vaccino pari, poco meno di 10mila. La Germania ha ottenuto un anticipo di 150 mila dosi sulle forniture successive che, a partire dal 28 dicembre (in Italia dovevano arrivare oggi, 30 dicembre), arriveranno in tutti gli altri paesi.

I contratti con le aziende produttrici dei vaccini sono stati e sono stipulati direttamente dalla Commissione Europea per conto di tutti i Paesi membri dell’Unione. Su questa base ogni Paese riceve la quota spettante che è calcolata in proporzione alla popolazione secondo le stime Eurostat. All’Italia è destinato il 13,46% di ogni fornitura. Questo equivale a 26,92 milioni di dosi dal contratto stipulato con Pfizer-Biontech di cui 8,749 milioni nel primo trimestre.

Il piano di acquisti dei vaccini (datato 28 dicembre) prevede che nel primo trimestre arrivino in Italia, ovviamente se i vaccini saranno autorizzati, 28 milioni di dosi, 57 milioni nel secondo, 53 milioni nel terzo, 14 milioni nel quarto (è del 30 dicembre la notizia che grazie a un ulteriore acquisto da parte della Ue arriveranno all’Italia altri 13,5 milioni di quote Pfizer-Biontech).

Una buona notizia è arrivata da FDA che ha autorizzato l’utilizzo del cosiddetto vaccino residuo che può consentire la somministrazione per ogni fiala Pfizer Biontech fino a 7 dosi grazie all’impiego di siringhe e aghi di estrema precisione, cioè luer-locker. Anche AIFA ha condiviso l’opportunità di ricavare fino a 6 dosi da ogni fiala. Questo permetterà di raggiungere un 20% in più di cittadini.

La salute del nuovo anno dipende davvero dal vaccino. A noi la responsabilità di fare comprendere alle persone che hanno ancora dubbi o resistenze che la svolta arriverà solo grazie alla forza della scienza e della ricerca.

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