Oltre alla neve di questi giorni sul Trentino si è posato un velo di rabbia e incredulità.
Martedì sera, 29 dicembre, è stata trovata assassinata la Regina delle capre felici, all’anagrafe Agitu Ideo Gudeta, 42 anni, di origine etiope.
Agitu parte dall’Etiopia per studiare in Italia, si laurea in Sociologia all’Università di Trento, poi torna in Africa dove tenta di costruire un progetto di sviluppo rurale recuperando le aree incolte. Le sue battaglie sociali e politiche contro l’accaparramento di suolo da parte di multinazionali, la mettono contro il governo locale che la costringe a fuggire.
Non demorde, torna in Trentino. In val dei Mòcheni, una piccola valle, nel cuore del Trentino, dove si parla un’antica variante del tedesco medievale, trova delle terre abbandonate e una specie caprina in via d’estinzione. Nel giro di qualche anno realizza un’azienda agricola che conta ben 180 tra capre pezzate mochene e camosciata delle alpi, libere di pascolare su undici ettari di terreno. Il suo mantra è il benessere dei suoi animali, a tal punto da metterlo nel nome dell’azienda: “la capra felice”.
Il latte non lo porta al caseificio, lo trasforma direttamente lei, producendo una vastissima gamma tra formaggi, ricotte e yogurt. Ma non solo, Agitu sperimenta, innova: con il latte caprino inizia a produrre creme cosmetiche. L’intuizione è geniale e il prodotto molto apprezzato.
I suoi prodotti li ha sempre venduti nei mercati contadini, ma a giugno, in controtendenza col periodo di difficoltà economica e con una tenacia incredibile apre un suo negozio nel centro di Trento.
Piena di vita, simpatica, aperta e coraggiosa, intraprendente, intelligente e determinata, voleva migliorare il mondo e ci stava riuscendo. In Trentino, la “pastora etiope”, ha scritto una splendida pagina di integrazione ed era assunta a icona, a esempio per gli immigrati e anche per i locali.
Ma si avverte un grande vuoto, un senso di frustrazione nel dover rassegnarsi che una vita così completa e ricca di impegno civile e sociale, una vita che rappresentava il riscatto di chi viene da parti del mondo meno fortunate, abbia potuto essere spietatamente stroncata. La sua breve vita, interrotta per mano indegna e vile, in uno dei tanti deplorevoli femminicidi del nostro tempo, sarà esempio e stimolo per continuare nella direzione che Agitu, con la sua passione, aveva tracciato.
Tiziano Silvio Cova è Presidente della commissione agricoltura del PD Trentino