“C’è la necessita di saper narrare quale sia il livello più basso a cui può arrivare l’umanità quando muore la libertà, quando muore la politica. La lezione più grande di mio padre è questa. Il suo amore nei confronti dell’umanità. Ho mantenuto dentro di me in questo giorno della memoria il suo profumo. Un grande profumo di libertà”.
Emanuele Fiano deputato pd e responsabile esteri dei dem ci presenta così il libro Il profumo di mio padre: L’eredità di un figlio della Shoah, con la prefazione di Liliana Segre, pubblicato da Piemme Edizioni.
Nel giorno della memoria, il primo dopo la scomparsa di Nedo Fiano sopravvissuto ad Auschwitz e scomparso a Milano il 19 dicembre 2020, Fiano intreccia in un toccante dialogo passato e presente sovrapponendo vicende familiari e gli snodi storici dell’orrore della Shoah.
Un viaggio nel tempo che è un percorso di impegno e promozione dei valori per cui Nedo Fiano è vissuto.
“Noi figli dei sopravvissuti alle camere a gas di Birkenau non siamo normali – scrive Emanuele Fiano – lo sa bene la mia amata moglie e lo sanno i miei amati figli e forse le mogli di tutti i figli della Shoah e i loro figli”.
“Non abbiamo ascoltato solo parole dolci e tenere dai nostri padri – scrive declinandosi in quel plurale dei ’nati dopo’ – non solo favole ci è capitato di ascoltare ma il silenzio impastato di lacrime e urla”.