La solidarietà parte da Modena: coperte e scarpe per i profughi in Bosnia
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Le immagini che da mesi vediamo delle condizioni di vita delle popolazioni del campo profughi di Lipa, tra Tuzla, Bihac, Velika Kladusa, dove migliaia di persone stanno soffrendo drammaticamente, tra il gelo e condizioni igieniche non dignitose, hanno fatto indignare tanti di noi, mobilitare la politica, tanti cittadini, i nostri parlamentari europei 4 dei quali nei giorni scorsi si sono recati in missione a verificare di persona quelle condizioni disumane. Benifei, Bartolo, Moretti e Majorino volevano ispezionare il confine tra la Croazia e la Bosnia senza oltrepassarlo, ma è stato impedito loro. Si erano impegnati con la polizia a non oltrepassare la frontiera ma volevano percorrere l’ultimo pezzetto di Croazia.

Questo però non è stato possibile perché una decina di agenti hanno formato una barriera umana impedendo di fatto di procedere. La polizia ha probabilmente qualcosa da nascondere, se vengono trattati cosi persino a dei parlamentari europei: figuriamoci come potrebbero essere trattati i migranti e i potenziali richiedenti asilo. Per la prima volta cioè nella storia dell’Unione Europea quattro europarlamentari sono stati respinti senza troppi complimenti dalla polizia in uno stato membro. L’Europa a cui pensiamo è quella che deve dare risposte a queste situazioni perché non è accettabile che drammi umanitari come questo avvengano alle porte di un continente che deve essere all’avanguardia, faro dei diritti umani, civili, sociali. L’Europa o è così o non è.  

Oltre a chiedere come giustamente è stato fatto, che il governo italiano e la Farnesina esigano spiegazioni per un atto non certo degno di un Paese della Ue, serviva e serve anche una mobilitazione diversa del popolo democratico per alleviare le sofferenze di bambini, donne, uomini bloccati nei campi in condizioni disumane.

Per queste ragioni raccogliendo l’appello del gruppo del PSE al Parlamento Europeo ci siamo attivati per organizzare una raccolta di coperte, giacconi, scarpe da far arrivare al campo profughi. Si sono attivati i circoli del PD della città di Modena a cui si sono aggregati quelli dei comuni di Castelfranco Emilia, Nonantola, San Cesario, poi alcuni della città di Reggio Emilia e di Bologna, in una gara di solidarietà molto bella e che indica come la capacità di stare dalla parte delle persone già rappresentata sotto Natale con la raccolta alimentare, dimostra la forza del PD di aggregare e mobilitare tanti cittadini.

L’iniziativa organizzata ha avuto un grandissimo successo in città e sui territori coinvolti, con centinaia di cittadini che confermando la loro generosità hanno portato materiale oltre ogni aspettativa.

Crediamo che questo grande slancio di solidarietà da parte della nostra gente, sia dettato anche dal periodo storico che stiamo vivendo a causa della pandemia perché ci ha costretti a riflettere sulla nostra vita e allo stesso tempo ci ha portato a riflettere sui valori e principi di solidarietà e umanità.

L’enorme risultato raggiunto rappresentato dalle foto pubblicate dai social Pd e dal Segretario Zingaretti che ringraziamo a nostra volta per l’attenzione, ci ha “costretti” ad organizzare diversamente la consegna dei materiali e così, grazie al Presidente Piero Fassino, abbiamo preso contatto con l’Ambasciatore italiano in Bosnia che ha assicurato tutta la sua attenzione per una positiva finalizzazione dell’iniziativa. Questo è il PD che ci piace.

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