Immagina: istruzioni per l’uso
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Siamo in un momento mai visto. Mai conosciuto. Un pezzo della storia inedito, inesplorato, per quelli della mia generazione, ma anche per quella dei nostri genitori, dei nostri nonni. Un momento in cui la politica deve gestire una delle situazioni più complicate della storia moderna. Ma è anche il momento in cui la politica non può permettersi il lusso di rinunciare a sognare, creare, immaginare.

Immagina nasce proprio per questo. Come in un gioco di parole, per immaginare un mondo che ancora non esiste: quello che bisogna costruire. Il nostro compito è duplice: uscire dall’emergenza e non lasciare indietro nessuno. Ma anche quello quello di creare il futuro e una società nuova, affrontando tutte le contraddizioni che sono esplose in questa stagione. E dobbiamo affrontare questa sfida mettendo in rete idee, intelligenze, conoscenze. Valorizzando quello che c’è dentro ai nostri luoghi, ma mettendo anche in rete quello che sta fuori.

Questo è il compito che Nicola Zingaretti e tutte e tutti noi ci siamo dati. Essere a servizio della connessione tra diversi ma accomunati dallo stesso obiettivo: una società migliore di quella che abbiamo conosciuto. Perché oggi dentro e fuori dai recinti della politica ci sono idee, passione, competenze. In una fase cruciale e interessante come questa non possono esserci parti diverse o separate. Immagina offre uno spazio di discussione ed elaborazione, tocca a tutte e tutti riempirlo.

Il coronavirus ha fatto saltare la bolla del populismo, del nazionalismo ipocrita, quello del prima quello e prima l’altro, ha svelato che è solo un inganno, che alla fine niente è a difesa dell’Italia e degli italiani, ma rimangono solo coloro che urlano a dividersi in pochi il tanto che c’è, lasciando le briciole a tutti gli altri.

L’emergenza non ha fatto solamente riscoprire un senso di unità e comunità che sembrava sopito, ma ha cambiato, o forse ritrovato, il senso della politica. Le persone sono tornate a inseguire le notizie concrete perché si sono rese conto quanto la politica impatti sulla loro vita. Le fake news, l’infernale meccanismo con cui si orienta e si manipolano interi pezzi di società, seppur mantenendo un’elevata pericolosità e avendo alle spalle risorse e oscure trame e relazioni, inizia a mostrare la corda. Quindi il tema oggi diventa capire come coinvolgere le persone nel tema del cambiamento, non di raccontare bufale per ingannare le persone.

Immagina ospiterà contributi, ne potrà ricevere attraverso un modulo di partecipazione attiva, sarà un piccolo e umile universo di strumenti di connessione e comunicazione politica. Dagli articoli alle dirette web, dai dialoghi con personalità e competenze all’interazione con gli utenti.

Sarà una comunicazione all’altezza del tempo che viviamo. Perché oggi la comunicazione non può essere il racconto di ciò che facciamo, ma costruire comunità e raccogliere idee. La comunicazione non è solo la costruzione di post, ma è la costruzione di spazi in cui le persone possono comunicare.

Immagina questo sarà. Uno spazio a disposizione di molti, per insieme costruire una società migliore.

Per questo abbiamo affidato il coordinamento di progetto a figure di grande competenza e valore. Il coordinamento sarà composto da Alessandro Capelli, consulente di comunicazione e professore di sociologia della comunicazione, Enzo Cursio, giornalista candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2018, esperto di disarmo e politiche per lo sviluppo sostenibile, Valentina Morigi, assessora al bilancio, partecipazione, servizi sociali, casa, politiche giovanili, immigrazione del comune di Ravenna e Simona Giunta, scienziata sul cancro e dirigente di progetto presso la Rockefeller University di New York in veste di consulente scientifica esterna.

Con loro, con tante e tanti, immagineremo l’Italia del domani e proveremo a costruirla all’altezza del mondo che sogniamo.

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15 COMMENTI

  1. Sarebbe molto importante aprire una linea di riflessione e proposte per un nuovo welfare che valorizzasse le migliaia di esperienze che il Terzo Settore ha promosso in questi anni. Occorre dare una svolta alle politiche sociali, riprendendo il cammino che era stato aperto dalla 328/2000 e poi bruscamente interrotto dalla riforma del Titolo V, che ha dato mano libera alle Regioni, senza un minimo di regole comuni.

  2. Desidero prendere parte a questo invito di condivisioni delle idee.
    La mia idea è quella di onestà intellettuale e materiale per una società piú sicura nel mercato del lavoro, negli ammortizzatori sociali.

    • Buongiorno, diverse persone si sono iscritte. Abbiamo fatto una prova dopo la sua segnalazione e tutto risulta regolare. Quali difficoltà incontra?

  3. Occorre saper indirizzare l’uscita dall’emergenza Covid: il virus ci ha costretto ad imparare un nuovo modo di vivere caratterizzato da tante negatività ma anche da qualche prospettiva positiva: la drastica riduzione dell’inquinamento la più evidente ed importante. Ora bisogna evitare la tentazione del “liberi tutti” perché sarebbe un danno per l’intera società. Occorre riscrivere le regole, semplificarle, non abolirle, perché una società senza regole va solo a vantaggio dei furbi, delle mafie, del malaffare e della politica sporca. Assistiamo all’appello quotidiano contro il codice degli appalti, i vincoli ambientali, il rispetto del paesaggio e giá alcune Regioni governate dalle destre (la Liguria per conoscenza diretta) stanno mettendo in pratica coi loro provvedimenti queste politiche. Dobbiamo opporci con forza a tutto questo, ma non solo: saper proporre un modello alternativo che valorizzi l’economia circolare, le attività sostenibili e rispettose di ambiente e risorse

  4. Ottima iniziativa. A mio parere bisognerebbe stabilire la lunghezza dei contributi che non dovrebbero superare un certo numero di righe da stabilire a cura del comitato. E poi quanto tempo l’articolo rimane in visione?

  5. Complimenti per l’iniziativa. Finalmente un pò di respiro nel cuore e nel cervello. Mi auguguro che oltre a contributi teorici ci sia la possibilità di sperimentare sul campo, costruire laboratori aperti e luoghi dove le idee abbiano gambe e braccia con le quali contretizzarsi nella realtà.
    Il cambiamento non avviene tramite gli enunciati ma attraverso i comportamenti concreti e quotidiani.
    Buon lavoro.

  6. Non è il momento di chiamarci verdi o bianchi oppure rossi, non è il momento di puntare l’indice contro l’avversario di turno, no non è il momento….ma sicuramente è il momento di riscoprire la bellezza che è dentro ad ognuno e salvaguardarla non in uno scrigno, ma facendola uscire fuori per affrontare nel modo più intenso e intelligente la RI-costruzione del nostro futuro, senza deleghe ma partecipando tutti come umili manuali.

  7. Buona idea. E’ importante ,pero’, che il nostro partito faccia tesoro di quanto invieranno iscritti,segretari dei circoli, nostre strutture dei territori , ed intervenga trasformando il tutto in programmi concreti di intervento e programmi ad ampio respiro.

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