Il virus ha attaccato, in una drammatica spirale, non solo la salute delle persone ma anche l’economia reale e una parte significativa delle imprese italiane rischia, al momento dell’imminente ripartenza, di ritrovarsi in ginocchio.
Il mondo del turismo oggi è certamente il più esposto a questo rischio. La sua “filiera lunga”, che si espande dalla ristorazione alla cultura, dai trasporti alle fiere, e la sua connotazione specifica di servizio non immagazzinabile, rendono praticamente irrecuperabile il terreno fin qui perduto.
Se certamente il primo sostegno alle imprese turistiche è stato bloccare il contagio, perché se non si contiene il virus non si salva l’economia, dopo la sopravvivenza va però garantita la ripartenza. Ci attendono mesi difficili e le risorse straordinarie stanziate per il comparto nel Decreto Rilancio potranno contribuire ad affrontare con meno preoccupazione la stagione turistica alle porte. Ristori a fondo perduto, eliminazione di impegni tributari, estensione degli ammortizzatori sociali, contributi per affrontare le spese di sanificazione ed adeguamento, agevolazioni su affitti e bollette, sono sostegni necessari per riaprire. Così come la promozione turistica e il bonus fiscale per le vacanze delle famiglie italiane.
Ma la domanda a cui dobbiamo rispondere, con concretezza, riguarda anche il “come” torneremo a fare impresa turistica, con quali aspettative e in quali condizioni. Sarà l’estate degli italiani in Italia, alla riscoperta delle eccellenze nazionali e delle destinazioni meno note.
Sul breve termine le strutture ricettive dovranno organizzarsi per gestire il distanziamento personale e le misure di sicurezza per ospiti e lavoratori, secondo protocolli e linee guida precise e condivise, che auspichiamo vengano messe presto a disposizione degli operatori, che tengano conto tanto delle necessità di controllo del contagio quanto delle specificità dei diversi territori.
Ma sul lungo periodo sarà necessario ripensare e riqualificare l’offerta turistica del nostro Paese. Il modello economico del turismo di massa dovrà essere definitivamente superato e dovremo, insieme, affrontare la nuova fase investendo sulla qualità dell’offerta e sulla innovazione dei servizi. La sostenibilità, ambientale, economica e sociale, deve essere al centro del nuovo paradigma di sviluppo, perché una destinazione turistica che protegge l’ambiente, migliora la qualità della vita dei cittadini, tutela le identità locali, riduce lo spreco di risorse energetiche, vince anche la sfida della competitività.
La centralità del comparto turistico non si misura solo attraverso la quota del PIL nazionale che rappresenta, che pure segna un importante 13 per cento, ma anche per il fatto che esso costituisce, in molti territori, l’unica o la principale fonte di investimento ed occupazione. Radicato nelle comunità, impossibile da delocalizzare, fortemente orientato all’innovazione tecnologica, il settore del turismo va riprogettato in profondità, per disegnare nuove imprese, nuove organizzazioni e nuove società.
E questo investimento per il futuro va fatto insieme, istituzioni e imprese, comunità e cittadini, perché nel turismo non esiste un unico soggetto che controlla direttamente tutte le risorse da mobilitare. Serve una strategia comune e condivisa, basata su rapporti di fiducia e relazione.
Insieme, prendiamoci in carico le difficoltà che abbiamo di fronte. Insieme, troveremo la strada nuova per il futuro.
Vanessa Camani è responsabile Turismo e Made in Italy nella segreteria nazionale del Partito Democratico
Sono totalmente d’accordo. Oggi purtroppo siamo stati presi alla sprovvista. Ma bisognerà spremere le meningi per far scaturire idee efficaci per un nuovo modello di turismo e fruizione della cultura.
Riprendendo il discorso sul cambiamento di paradigma, trovo molto giusto allentare quello del turismo di massa. A tal proposito la prima cosa che può venire in mente è quella di valorizzare la bellezza dei nostri Borghi. Si potrebbe ad esempio pensare a tour guidati che ne so della Lunigiana o della Garfagnana. Altra splendida possibilità potrebbe essere quella dei tour letterari. Famosa è quello organizzato dalla Regione Sicilia sui luoghi del Commissario Montalbano.