Qualche giorno fa è venuto a mancare, a soli 61 anni, il dott. Salvatore Ingiulla. Uno dei medici sul fronte anti-Covid-19.
La figlia Elena, che non è neanche riuscita a salutarlo, ha allora fatto una cosa: si è sfogata con Sergio Mattarella. O meglio, gli ha scritto una piccola lettera dal sito del Quirinale. Un gesto fatto senza pretese, d’impulso diciamo. Una lettera sul padre, sull’amore che li univa.
Una lettera che è stata però così toccante da aver avuto un esito: Sergio Mattarella l’ha chiamata. Si sono parlati, lei, in lutto per il padre, e lui, che quel dolore lo conosce bene. E proprio questo il Presidente, oltre a rassicurarla, le ha detto che è vero, il dolore non passerà mai. Non passa mai il dolore per aver perso qualcuno che amavi. Ma che bisogna andare avanti. Bisogna lottare, costruirsi un futuro. Anche per onorare la memoria di chi abbiamo amato. Un qualcosa, questo, che il Presidente della Repubblica sa purtroppo bene, data la sua storia.
Lo Stato è allora questo.
Questo che si fa sentire vicino alle persone. Che non lascia indietro nessuno. Che sa parlarci come farebbe un padre, una madre. Che non si tira indietro per condividere con noi gioia o, come in questo caso, dolore.
Allora grazie, Presidente.
Grazie per averci mostrato, nuovamente, il volto di questo Stato.
E anche da parte nostra, un grandissimo abbraccio ad Elena.
Nessuno dimenticherà tuo padre. Per niente al mondo.
Bellissimo.