Una comunità che si rimette in cammino
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Si chiamava Pietro Pellacani e ci ha lasciato qualche mese fa. A lui ho voluto dedicare simbolicamente la Festa Nazionale. È stato un dirigente politico e sindacale modenese è poi un “volontario permanente” della Festa provinciale di Modena, un punto di riferimento per la gestione di ogni aspetto e mente lucida sulla politica. A quelli come lui che dai primi di giugno hanno cominciato ad allestire e montare la festa il nostro abbraccio e ringraziamento più grande e sentito.

E’ la prima volta della Festa Nazionale per Modena da quando è nato il Partito democratico, dopo gli ultimi due anni a Ravenna. La scritta “Bella ciao” campeggia ormai da qualche giorno sui muri e sui cartelli stradali di tutti i capoluoghi della regione. “Bella” la voglia di comunità, “ciao” Italia ripartiamo insieme: è questo lo slogan scelto dal Partito Democratico. Per mettere a disposizione una piazza aperta al confronto e all’incontro con chi vuole immaginare insieme a noi un futuro di rinascita per il nostro Paese.

Si comincia mercoledì 26 agosto, celebrando il 75esimo anniversario delle Feste dell’unità e sarà chiusa, domenica 13 settembre, dal segretario nazionale Pd Nicola Zingaretti. Pausa di un giorno e si ricomincia con l’ultima settimana di Festa provinciale (15-21 settembre). In programma 50 iniziative politiche, 30 presentazioni di libri, 25 spettacoli dal vivo, 9 proiezioni cinematografiche, 3 mostre e gastronomia, tutto nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

La nostra è una comunità che si sta dimostrando capace di resistere e reagire, pur con mesi così difficili alle spalle, c’è la voglia e la necessità di tornare a confrontarci, discutere e far Festa insieme. I filoni attorno a cui si sviluppa il programma degli incontri politici sono essenzialmente due: gli importanti anniversari che cadono quest’anno (dai 40 anni dalla strage di Bologna e Ustica, ai 75 anni delle Feste de l’Unità, dai 50 anni dello Statuto dei Lavoratori ai 100 anni dalla nascita di Nilde Iotti) e i temi di stretta attualità per la ripartenza del Paese: scuola, lavoro, economia ed Europa, sanità, diritti, immigrazione. Attorno a questi argomenti si sviluppano gli oltre cinquanta dibattiti e le quasi altrettante presentazioni di libri.

Diverse anche le mostre, una delle quali dedicata alle donne che hanno fatto la storia del mondo. Torna il cinema alla Festa con nove pellicole dedicate ai mostri sacri della nostra cinematografia e musica come Fellini, Gassman, Sordi, Tognazzi, Morricone e Franca Valeri (proiezioni dalle 22.30).

Un apposito protocollo di sicurezza è stato messo a punto per consentire lo svolgimento in sicurezza delle iniziative politiche come degli spettacoli dal vivo e, naturalmente, della convivialità. Agli ingressi della Festa sarà misurata la temperatura a tutti coloro che, a vario titolo, entrano: visitatori, volontari, fornitori. Dentro la Festa vigerà l’obbligo di indossare la mascherina, ad eccezione di quando si è seduti al tavolo per mangiare.

Nell’Arena spettacoli potranno entrare solo mille spettatori per serata, previa prenotazione del posto anche per gli spettacoli a ingresso gratuito: i posti sono numerati e distanziati. Nella sala dibattiti le sedie saranno agganciate e distanziate. Anche le attività espositive si sviluppano su percorsi segnalati e a senso unico: di fronte ai pannelli sono segnate a terra le posizioni distanziate da mantenere.

Mai come quest’anno è importante ritrovarsi alla Festa perché al tradizionale stare insieme si aggiunge un altro significato: riprendere possesso degli spazi di socialità e incontro, per discutere del futuro del Paese. Una socialità che vuol dire stare tra amici, parlare di politica, divertirsi, ma anche resistere e combattere per quello in cui si crede.

Una comunità resistente e resiliente senza la quale il futuro democratico del Paese sarebbe messo in discussione.

Il programma della Festa e i suoi aggiornamenti saranno consultabili sui siti www.partitodemocratico.it e  www.pdmodena.it, nonché sulle pagine Fb twitter e Instagram nazionali del Partito Democratico, Festa de l’Unità di Modena e Pd Modena.


Stefano Vaccari è il responsabile nazionale Organizzazione del Partito Democratico

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1 COMMENTO

  1. L’alleanza con il 5s non è sbagliata..le riforme le faiae governi..e solo se governi poi pensare di adeguare la disuguaglianza sociale ..logico i 5s non piace a Renzi perché il 60% è la sx uscita dal partito per il governo Renzi ..perciò persone che Lui non reputava adatte al partito ..noi non solo possiamo senza Renzi..ma siamo capaci senza Renzi di fare un grande partito che guarda al sociale all’ecologia e all’operaio ..non esistono altri partiti per fare un coalizione che si possa essere alla fine seguiti dagli elettori..avanti così

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